Il saggio esplora taluni recenti interventi realizzati in Italia per la remissione dei danni da sisma su architetture storiche e contesti urbani ridotti allo stato di rudere attraverso una lettura tematica dei molteplici approcci − per analogia, copia, riproduzione, cesura, distinzione, sovrapposizione o giustapposizione di parti nuove a quelle antiche − con l'obiettivo di comprendere, prima ancora che i risultati, le premesse da cui ogni opzione progettuale è originata in termini metodologici e storico-critici. Nonostante, difatti, un lungo processo di affinamento degli aspetti teoretici della conservazione, l’estrema variabilità delle soluzioni progettuali fornite negli ultimi decenni in Italia a seguito dei danni causati da terremoti al patrimonio architettonico e urbano – con analogie rispetto alla remissione da danni bellici − riflette spesso una confusione negli approcci con la frequente caduta in operazioni talvolta acritiche. Interpretare i risultati di alcuni ‘restauri di necessità’ realizzati negli ultimi decenni permette, nello scritto, di rintracciare le relazioni tra modi, strumenti di conoscenza e implicazioni progettuali. La mediazione culturale necessaria per riflettere le informazioni provenienti dalla Storia sul progetto contemporaneo è richiamata per sottolineare il rapporto tra dati e interpretazione dei dati sul costruito, tra fonti e artefatti, tra strumenti, metodi e obiettivi di valutazione. Vengono evidenziati interrogativi sul piano metodologico e tecnico-operativo: ciò in relazione al ‘metodo’ ermeneutico nel processo restaurativo sul patrimonio architettonico e urbano danneggiato da eventi improvvisi e distruttivi e alla prospettiva storiografica e alla relatività dell'interpretazione delle forme architettoniche mutile che sostanzia la pluralità degli impatti nella prassi. L’attenzione è rivolta, quindi, alle possibili tecniche per il consolidamento di ciò che resta dell'edificio antico, ancora in relazione ad aspetti metodologici e al ruolo delle fonti storiche per evidenziare quanto la comprensione degli accorgimenti costruttivi riconosciuti nella fabbrica possa essere concretamente espressa nelle soluzioni progettuali e nel cantiere di restauro contemporaneo.

Catastrofi, patrimonio costruito e restauro: l'intervento sull'esistente e i riflessi della storia / Russo, Valentina. - (2019), pp. 153-169.

Catastrofi, patrimonio costruito e restauro: l'intervento sull'esistente e i riflessi della storia

Valentina Russo
2019

Abstract

Il saggio esplora taluni recenti interventi realizzati in Italia per la remissione dei danni da sisma su architetture storiche e contesti urbani ridotti allo stato di rudere attraverso una lettura tematica dei molteplici approcci − per analogia, copia, riproduzione, cesura, distinzione, sovrapposizione o giustapposizione di parti nuove a quelle antiche − con l'obiettivo di comprendere, prima ancora che i risultati, le premesse da cui ogni opzione progettuale è originata in termini metodologici e storico-critici. Nonostante, difatti, un lungo processo di affinamento degli aspetti teoretici della conservazione, l’estrema variabilità delle soluzioni progettuali fornite negli ultimi decenni in Italia a seguito dei danni causati da terremoti al patrimonio architettonico e urbano – con analogie rispetto alla remissione da danni bellici − riflette spesso una confusione negli approcci con la frequente caduta in operazioni talvolta acritiche. Interpretare i risultati di alcuni ‘restauri di necessità’ realizzati negli ultimi decenni permette, nello scritto, di rintracciare le relazioni tra modi, strumenti di conoscenza e implicazioni progettuali. La mediazione culturale necessaria per riflettere le informazioni provenienti dalla Storia sul progetto contemporaneo è richiamata per sottolineare il rapporto tra dati e interpretazione dei dati sul costruito, tra fonti e artefatti, tra strumenti, metodi e obiettivi di valutazione. Vengono evidenziati interrogativi sul piano metodologico e tecnico-operativo: ciò in relazione al ‘metodo’ ermeneutico nel processo restaurativo sul patrimonio architettonico e urbano danneggiato da eventi improvvisi e distruttivi e alla prospettiva storiografica e alla relatività dell'interpretazione delle forme architettoniche mutile che sostanzia la pluralità degli impatti nella prassi. L’attenzione è rivolta, quindi, alle possibili tecniche per il consolidamento di ciò che resta dell'edificio antico, ancora in relazione ad aspetti metodologici e al ruolo delle fonti storiche per evidenziare quanto la comprensione degli accorgimenti costruttivi riconosciuti nella fabbrica possa essere concretamente espressa nelle soluzioni progettuali e nel cantiere di restauro contemporaneo.
2019
978-88-297-0228-2
Catastrofi, patrimonio costruito e restauro: l'intervento sull'esistente e i riflessi della storia / Russo, Valentina. - (2019), pp. 153-169.
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