L’annotazione scientifica affronta le motivazioni di una innovativa pronuncia della Corte di Giustizia Europea che pone l’attenzione sugli obiettivi perseguiti dalla direttiva 2003/88/CE, volti ad assicurare la piena effettività della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro per ciò che concerne l’organizzazione dell’orario di lavoro. La Corte di Giustizia ha affermato che dal diritto dell’Unione discenda per gli Stati membri l’obbligo di introdurre una disciplina dei tempi di lavoro che, pur con i margini di discrezionalità garantiti ai legislatori nazionali, assicuri l’effettivo rispetto delle regole sui limiti dei tempi di lavoro, mediante l’introduzione di sistemi di misurazione del lavoro giornaliero effettivamente prestato. La nota propone un raffronto delle questioni affrontate dai giudici comunitari con la disciplina italiana sull’orario di lavoro ed in particolare con la normativa sul Libro unico del lavoro (LUL), nonché sui riflessi sul contenzioso ispettivo e del lavoro derivanti dalle conclusioni cui è pervenuta la Corte di giustizia.
Orario di lavoro giornaliero: per la Corte di Giustizia sussiste l’obbligo di misurazione e rilevazione / Gentile, Giuseppe. - In: DIRITTI LAVORI MERCATI. - ISSN 1722-7666. - 3:3(2019), pp. 607-624.
Orario di lavoro giornaliero: per la Corte di Giustizia sussiste l’obbligo di misurazione e rilevazione
Giuseppe Gentile
2019
Abstract
L’annotazione scientifica affronta le motivazioni di una innovativa pronuncia della Corte di Giustizia Europea che pone l’attenzione sugli obiettivi perseguiti dalla direttiva 2003/88/CE, volti ad assicurare la piena effettività della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro per ciò che concerne l’organizzazione dell’orario di lavoro. La Corte di Giustizia ha affermato che dal diritto dell’Unione discenda per gli Stati membri l’obbligo di introdurre una disciplina dei tempi di lavoro che, pur con i margini di discrezionalità garantiti ai legislatori nazionali, assicuri l’effettivo rispetto delle regole sui limiti dei tempi di lavoro, mediante l’introduzione di sistemi di misurazione del lavoro giornaliero effettivamente prestato. La nota propone un raffronto delle questioni affrontate dai giudici comunitari con la disciplina italiana sull’orario di lavoro ed in particolare con la normativa sul Libro unico del lavoro (LUL), nonché sui riflessi sul contenzioso ispettivo e del lavoro derivanti dalle conclusioni cui è pervenuta la Corte di giustizia.File | Dimensione | Formato | |
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