Stato sociale e principio di legalità nel pensiero etico-politico di Acocella

Il volume è incentrato sull'analisi compiuta da Giuseppe Acocella del rapporto tra Stato sociale ed economia civile. A partire dall'esame delle principali trasformazioni che hanno interessato il sistema di welfare italiano, è posta in luce la critica che l'autore svolge nei riguardi dell'arretramento del valore dell'utilità sociale come aspetto che caratterizza sia il riferimento normativo dei Padri costituenti, sia il modo di concepire lo Stato di diritto. La formazione delle unità intermedie proprie della società civile, hanno ridato valore alla mobilitazione collettiva e all'impegno per la difesa dei diritti di cittadinanza. Tuttavia il quadro di trasformazione del welfare state è dato dal modellamento che le politiche sovranazionali realizzano in modo sottostante l'azione dell'Unione europea che indirizza sempre più i sistemi nazionali e le politiche locali. E' in questo quadro che la proposta si orienta sia ad una concezione del "fare economia" includendo quelle qualità umane che spesso il mercato disconosce (come il dono, la solidarietà, l'interesse per l'altro), sia ad una concezione del welfare civile basato maggiormente sul ruolo delle formazioni intermedie, sulla valorizzazione degli attori sociali territoriali e sulle forme di democrazia partecipativa e deliberativa.