The landscape of the Po Valley features a delicate hydraulic balance, achieved through the construction of works that have kept safe several settlements through time, though not preventing some dramatic floods. Canals, dams, sluices, and riverbanks compose a widespread and peculiar infrastructural landscape, which constantly reminds us of the careful, meticulous, and tenacious effort of transformation and management of the land, which has been necessary for urban, agricultural and industrial development. In the 1970s just about 11 out of the 27 planned km of the waterway Padua-Venice were actually built, i.e. the starting and final stretches located respectively in the industrial district of Padua and in the cargo port of Venice. This paper deals with design scenarios turning this abandoned waterway into green infrastructure that works both as safety device and as landmark as well as a formal and spatial device capable of re-composing a large number of scattered artefacts while re-designing landscape. / Il paesaggio della Valle Padana è caratterizzato da un delicato equilibrio idraulico, conseguito attraverso la costruzione di opere che, ancorché non siano sempre state efficaci nel contrastare alcune drammatiche inondazioni, hanno tenuto in sicurezza diversi insediamenti nel tempo. Canali, dighe, chiuse e argini realizzano un particolare paesaggio infrastrutturale diffuso, che continuamente ci ricorda il tenace e meticoloso sforzo profuso nella trasformazione e gestione del territorio, che è stato necessario per lo sviluppo agricolo, urbano e industriale. Negli anni Settanta furono realizzati solo 11 dei 27 chilometri progettati dell’idrovia Padova-Venezia, e cioè i tratti iniziale e finale, situati rispettivamente nella zona industriale di Padova e nel porto commerciale di Venezia. Nel seguito si illustrano scenari progettuali volti a trasformare l’idrovia abbandonata in una infrastruttura verde che funziona sia come presidio di sicurezza che come landmark, come pure come dispositivo formale e spaziale capace di ricomporre un grande numero di manufatti sparsi sul territorio e di ridisegnare il paesaggio.

As grey infrastructure turns green. Along the Padua-Venice waterway / Stendardo, Luigi; Siviero, Luigi. - In: SUSTAINABLE MEDITERRANEAN CONSTRUCTION. - ISSN 2420-8213. - 12(2020), pp. 72-78.

As grey infrastructure turns green. Along the Padua-Venice waterway

Luigi Stendardo
;
2020

Abstract

The landscape of the Po Valley features a delicate hydraulic balance, achieved through the construction of works that have kept safe several settlements through time, though not preventing some dramatic floods. Canals, dams, sluices, and riverbanks compose a widespread and peculiar infrastructural landscape, which constantly reminds us of the careful, meticulous, and tenacious effort of transformation and management of the land, which has been necessary for urban, agricultural and industrial development. In the 1970s just about 11 out of the 27 planned km of the waterway Padua-Venice were actually built, i.e. the starting and final stretches located respectively in the industrial district of Padua and in the cargo port of Venice. This paper deals with design scenarios turning this abandoned waterway into green infrastructure that works both as safety device and as landmark as well as a formal and spatial device capable of re-composing a large number of scattered artefacts while re-designing landscape. / Il paesaggio della Valle Padana è caratterizzato da un delicato equilibrio idraulico, conseguito attraverso la costruzione di opere che, ancorché non siano sempre state efficaci nel contrastare alcune drammatiche inondazioni, hanno tenuto in sicurezza diversi insediamenti nel tempo. Canali, dighe, chiuse e argini realizzano un particolare paesaggio infrastrutturale diffuso, che continuamente ci ricorda il tenace e meticoloso sforzo profuso nella trasformazione e gestione del territorio, che è stato necessario per lo sviluppo agricolo, urbano e industriale. Negli anni Settanta furono realizzati solo 11 dei 27 chilometri progettati dell’idrovia Padova-Venezia, e cioè i tratti iniziale e finale, situati rispettivamente nella zona industriale di Padova e nel porto commerciale di Venezia. Nel seguito si illustrano scenari progettuali volti a trasformare l’idrovia abbandonata in una infrastruttura verde che funziona sia come presidio di sicurezza che come landmark, come pure come dispositivo formale e spaziale capace di ricomporre un grande numero di manufatti sparsi sul territorio e di ridisegnare il paesaggio.
2020
As grey infrastructure turns green. Along the Padua-Venice waterway / Stendardo, Luigi; Siviero, Luigi. - In: SUSTAINABLE MEDITERRANEAN CONSTRUCTION. - ISSN 2420-8213. - 12(2020), pp. 72-78.
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