L’idea-base del Progetto è innestare la ricerca sulle diverse “visioni” del diritto e della repressione criminale nel mondo antico (romano, ma non solo). Partendo dalla debolezza (o non completa maturazione) del tecnicismo giuridico relativamente al diritto penale (di recente Riggsby, Cascione), intendiamo porre al centro le fonti (nei diversi generi letterari): storiche, oratorie, gli epistolari, la letteratura didattica (anche bilingue), perfino la poesia, per cogliere l’immagine “immediata” (culturalmente non neutra) del crimine e della sua repressione. Anche le fonti documentarie e quelle iconografiche saranno d’ausilio al progetto. L’esame coinvolgerà aspetti lessicali, di storia (pure socio-politica: modello della “Kriminalgeschichte”), analisi di contesti, oltre che giuridico-dogmatici, poiché i risultati, le singole microstorie, dovranno essere comparati con i testi giuridici, per ottenere quella osservazione più completa e approfondita di crimini e pene nel mondo romano che il Progetto intende ottenere come risultato. Procedendo per tipologie di fonti e per settori tematici si costruiranno percorsi fortemente specialistici delle singole unità, ma utilmente coniugati tra loro, per avere una visione unitaria (o meno frastagliata) dell’oggetto della ricerca.

Visioni criminali dall'antico: crimini e pene nello specchio della letteratura tra esperienze e deformazioni / Masi, Carla. - (2019). (Intervento presentato al convegno Visioni criminali dall’antico: crimini e pene nello specchio della letteratura tra esperienze e deformazioni nel 13.1.2020).

Visioni criminali dall'antico: crimini e pene nello specchio della letteratura tra esperienze e deformazioni

Masi Carla
2019

Abstract

L’idea-base del Progetto è innestare la ricerca sulle diverse “visioni” del diritto e della repressione criminale nel mondo antico (romano, ma non solo). Partendo dalla debolezza (o non completa maturazione) del tecnicismo giuridico relativamente al diritto penale (di recente Riggsby, Cascione), intendiamo porre al centro le fonti (nei diversi generi letterari): storiche, oratorie, gli epistolari, la letteratura didattica (anche bilingue), perfino la poesia, per cogliere l’immagine “immediata” (culturalmente non neutra) del crimine e della sua repressione. Anche le fonti documentarie e quelle iconografiche saranno d’ausilio al progetto. L’esame coinvolgerà aspetti lessicali, di storia (pure socio-politica: modello della “Kriminalgeschichte”), analisi di contesti, oltre che giuridico-dogmatici, poiché i risultati, le singole microstorie, dovranno essere comparati con i testi giuridici, per ottenere quella osservazione più completa e approfondita di crimini e pene nel mondo romano che il Progetto intende ottenere come risultato. Procedendo per tipologie di fonti e per settori tematici si costruiranno percorsi fortemente specialistici delle singole unità, ma utilmente coniugati tra loro, per avere una visione unitaria (o meno frastagliata) dell’oggetto della ricerca.
2019
Visioni criminali dall'antico: crimini e pene nello specchio della letteratura tra esperienze e deformazioni / Masi, Carla. - (2019). (Intervento presentato al convegno Visioni criminali dall’antico: crimini e pene nello specchio della letteratura tra esperienze e deformazioni nel 13.1.2020).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/810019
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