La cronaca nera dell’ultimo trentennio ha spinto una parte dei mass media ad associare la provincia di Caserta a Gomorra. Una vasta area che si è caratterizzata nel tempo per la presenza di un perverso fenomeno di cambiamento dei processi produttivi, delle relazioni tra persone e istituzioni, che l’ha trasformata in terra dei mali e dei vizi, dove prevale il malaffare, la corruzione, la camorra, la prepotenza dei forti sui più deboli e dove sembra essersi affermato un modello illegale di sviluppo economico che opprime l’economia legale distruggendo alle sue radici il capitale sociale. Facendo tesoro degli insegnamenti di don Peppe Diana, della sua azione di sostegno verso le persone più fragili, della sua capacità di aggregatore di persone e organizzazioni, data dal suo ruolo di capo scout, sono nate diverse organizzazioni di volontariato, che si sono impegnate nel recupero dell’identità dei territori di azione. Questi enti, con azioni di manutenzione e rigenerazione del capitale sociale, stanno gradualmente liberando gli spazi di civiltà e convivialità usurpati dalla criminalità organizzata. Grazie a queste azioni messe in atto da cittadini attivi, si sta costruendo un nuovo modello di sviluppo locale centrato sull’emancipazione della persona e in grado di valorizzare le risorse del territorio. Un esempio tangibile di azioni sinergiche che dimostra la possibilità di contrapporsi alle forme di economia criminale sviluppate dalla camorra, che per tanti anni ha attanagliato queste terre, sottraendo spazi di libertà alle comunità che vi abitano.

Dalle terre di Gomorra alle Terre di don Peppe Diana. Un nuovo modello di sviluppo locale basato sulla centralità delle persone / Mosca, Michele. - (2020), pp. 159-169.

Dalle terre di Gomorra alle Terre di don Peppe Diana. Un nuovo modello di sviluppo locale basato sulla centralità delle persone.

Michele Mosca
2020

Abstract

La cronaca nera dell’ultimo trentennio ha spinto una parte dei mass media ad associare la provincia di Caserta a Gomorra. Una vasta area che si è caratterizzata nel tempo per la presenza di un perverso fenomeno di cambiamento dei processi produttivi, delle relazioni tra persone e istituzioni, che l’ha trasformata in terra dei mali e dei vizi, dove prevale il malaffare, la corruzione, la camorra, la prepotenza dei forti sui più deboli e dove sembra essersi affermato un modello illegale di sviluppo economico che opprime l’economia legale distruggendo alle sue radici il capitale sociale. Facendo tesoro degli insegnamenti di don Peppe Diana, della sua azione di sostegno verso le persone più fragili, della sua capacità di aggregatore di persone e organizzazioni, data dal suo ruolo di capo scout, sono nate diverse organizzazioni di volontariato, che si sono impegnate nel recupero dell’identità dei territori di azione. Questi enti, con azioni di manutenzione e rigenerazione del capitale sociale, stanno gradualmente liberando gli spazi di civiltà e convivialità usurpati dalla criminalità organizzata. Grazie a queste azioni messe in atto da cittadini attivi, si sta costruendo un nuovo modello di sviluppo locale centrato sull’emancipazione della persona e in grado di valorizzare le risorse del territorio. Un esempio tangibile di azioni sinergiche che dimostra la possibilità di contrapporsi alle forme di economia criminale sviluppate dalla camorra, che per tanti anni ha attanagliato queste terre, sottraendo spazi di libertà alle comunità che vi abitano.
2020
9788893917223
Dalle terre di Gomorra alle Terre di don Peppe Diana. Un nuovo modello di sviluppo locale basato sulla centralità delle persone / Mosca, Michele. - (2020), pp. 159-169.
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