La popolazione deve essere omogeneamente distribuita sul territorio, attraverso azioni finalizzate al decentramento in alternativa alla densificazione urbana, in aree comunque già dotate di infrastrutture, o dove i nuovi collegamenti possano essere realizzati senza nuovo consumo di suolo ma con il recupero di aree già consumate (tenendo conto che circa l’80% del consumo di suolo dipende dalle infrastrutture). Al distanziamento sociale deve corrispondere il distanziamento urbanistico. Si auspicano, infine, azioni tese a dare priorità alla riqualificazione e rigenerazione delle INFRASTRUTTURE, includendo in esse anche le infrastrutture sociali, intese quelle afferenti al welfare in generale, e con particolare riferimento al sistema sanitario e scolastico. In estrema sintesi, la cosiddetta FASE 2 di ripartenza del Paese, non può prescindere dal rispetto dei tre capisaldi citati in apertura, assegnando priorità assoluta a tutte quelle attività proiettate nella direzione auspicata o che mettano in campo provvedimenti di adeguamento ad essa. Dal punto di vista della scala politica comunitaria forse accelerando il processo di unificazione delle nazioni europee nello Stato d’Europa ci consentirebbe di uniformare anche il corpo delle Leggi e delle Norme secondo il principio della unitarietà di governo. Il Governo dei Territori dovrà necessariamente andare verso una semplificazione che non deve essere intesa come rinuncia alla complessità e dovrà essere fondato su tre pilastri: 1) le Ragioni della Natura, come insieme delle caratteristiche intrinseche della natura dei luoghi e migliore destinazione; 2) le Ragioni della Storia, come insieme delle tracce delle stratificazioni delle azioni umane sul territorio e delle sue trasformazioni; 3) le Ragioni della Comunità, come insieme delle esigenze e dei fabbisogni delle popolazioni insediate di abitare, lavorare, muoversi e ricrearsi. Pochi strumenti chiari negli obiettivi da perseguire e nelle metodologie da attuare.

Post COVID 19 e architettura e urbanistica della nuova dimensione / Buondonno, Emma. - (2020). (Intervento presentato al convegno Emergenza sanitaria ed emergenza sociale ed economica: Fase 2 che fare? tenutosi a Videoconferenza INFINITIMONDI SKYPE nel 12 maggio 2020).

Post COVID 19 e architettura e urbanistica della nuova dimensione

BUONDONNO, EMMA
2020

Abstract

La popolazione deve essere omogeneamente distribuita sul territorio, attraverso azioni finalizzate al decentramento in alternativa alla densificazione urbana, in aree comunque già dotate di infrastrutture, o dove i nuovi collegamenti possano essere realizzati senza nuovo consumo di suolo ma con il recupero di aree già consumate (tenendo conto che circa l’80% del consumo di suolo dipende dalle infrastrutture). Al distanziamento sociale deve corrispondere il distanziamento urbanistico. Si auspicano, infine, azioni tese a dare priorità alla riqualificazione e rigenerazione delle INFRASTRUTTURE, includendo in esse anche le infrastrutture sociali, intese quelle afferenti al welfare in generale, e con particolare riferimento al sistema sanitario e scolastico. In estrema sintesi, la cosiddetta FASE 2 di ripartenza del Paese, non può prescindere dal rispetto dei tre capisaldi citati in apertura, assegnando priorità assoluta a tutte quelle attività proiettate nella direzione auspicata o che mettano in campo provvedimenti di adeguamento ad essa. Dal punto di vista della scala politica comunitaria forse accelerando il processo di unificazione delle nazioni europee nello Stato d’Europa ci consentirebbe di uniformare anche il corpo delle Leggi e delle Norme secondo il principio della unitarietà di governo. Il Governo dei Territori dovrà necessariamente andare verso una semplificazione che non deve essere intesa come rinuncia alla complessità e dovrà essere fondato su tre pilastri: 1) le Ragioni della Natura, come insieme delle caratteristiche intrinseche della natura dei luoghi e migliore destinazione; 2) le Ragioni della Storia, come insieme delle tracce delle stratificazioni delle azioni umane sul territorio e delle sue trasformazioni; 3) le Ragioni della Comunità, come insieme delle esigenze e dei fabbisogni delle popolazioni insediate di abitare, lavorare, muoversi e ricrearsi. Pochi strumenti chiari negli obiettivi da perseguire e nelle metodologie da attuare.
2020
Post COVID 19 e architettura e urbanistica della nuova dimensione / Buondonno, Emma. - (2020). (Intervento presentato al convegno Emergenza sanitaria ed emergenza sociale ed economica: Fase 2 che fare? tenutosi a Videoconferenza INFINITIMONDI SKYPE nel 12 maggio 2020).
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