L’urgenza di individuare strategie di ripresa economica non deve tuttavia far commettere gli stessi errori che ci hanno condotto in questa condizione. Sarebbe un paradosso e soprattutto una grave colpa. Nel settore economico delle costruzioni la complicazione determinata dalla bulimia normativa e di livelli di pianificazione da più parti fa richiedere la semplificazione delle leggi e dei regolamenti della disciplina urbanistica, evocata come volano della ripresa. Non deve essere confusa la complicazione che si è venuta a determinare rispetto anche agli Enti preposti alla stesura dei Testi di Legge con la giusta complessità del Governo del Territorio. Si deve, dunque, procedere nella direzione della semplificazione delle norme e dei regolamenti senza rinunciare alla complessità di sistema e nella misura in cui del Territorio siano salvaguardati: 1) IL CAPITALE NATURALE; 2) IL CAPITALE IMMOBILIARE DEL PATRIMONIO STORICO-ARCHITETTONICO; 3) IL CAPITALE UMANO DELLA COMUNITA’ INSEDIATA; Per quanto riguarda il capitale naturale, è presupposto inderogabile l’approvazione immediata e a livello nazionale, della legge sul CONSUMO DI SUOLO ZERO, per preservare e ripristinare i servizi ecosistemici forniti dal suolo, così come definiti dall’ISPRA, che contribuiscono alla cattura della CO2, al drenaggio e alla custodia delle acque, alla termoregolazione e quindi alla riduzione degli effetti causati dai cambiamenti climatici, al sostentamento agroalimentare e all’economia. La valorizzazione del capitale storico-architettonico, archeologico ed artistico, deve fondarsi sul Recupero prudente, sulla Ristrutturazione, sul Restauro e sul Risanamento Conservativo del patrimonio immobiliare ed infrastrutturale esistente, senza nuovo consumo di suolo, considerando il “Diradamento” di ciò che è edilizia spazzatura o illegale. In merito alla valorizzazione del capitale umano, rappresentato dalla comunità insediata, è indispensabile attivare quei processi di rigenerazione urbana, con particolare riferimento all’edificato dal secondo dopoguerra ad oggi, nel pieno rispetto delle “Zone Rosse” dichiarate, finalizzati alla sicurezza sismica e ad un contenimento dei consumi energetici e idrici, a PARITA’ DI CUBATURE, senza premialità in termini di cubature, ma favoriti da semplificazioni burocratiche, nel rispetto dei vincoli, e da leve fiscali di vantaggio, a consumo di suolo pari a zero.

Il Governo del Territorio tra distanziamento fisico e distanziamento urbanistico / Buondonno, Emma. - (2020). (Intervento presentato al convegno La Visione del Territorio dopo il Lookdown dell'emergenza sanitaria tenutosi a VIDEOCONFERENZA INFINITIMONDI skype nel 30 aprile 2020).

Il Governo del Territorio tra distanziamento fisico e distanziamento urbanistico

BUONDONNO, EMMA
2020

Abstract

L’urgenza di individuare strategie di ripresa economica non deve tuttavia far commettere gli stessi errori che ci hanno condotto in questa condizione. Sarebbe un paradosso e soprattutto una grave colpa. Nel settore economico delle costruzioni la complicazione determinata dalla bulimia normativa e di livelli di pianificazione da più parti fa richiedere la semplificazione delle leggi e dei regolamenti della disciplina urbanistica, evocata come volano della ripresa. Non deve essere confusa la complicazione che si è venuta a determinare rispetto anche agli Enti preposti alla stesura dei Testi di Legge con la giusta complessità del Governo del Territorio. Si deve, dunque, procedere nella direzione della semplificazione delle norme e dei regolamenti senza rinunciare alla complessità di sistema e nella misura in cui del Territorio siano salvaguardati: 1) IL CAPITALE NATURALE; 2) IL CAPITALE IMMOBILIARE DEL PATRIMONIO STORICO-ARCHITETTONICO; 3) IL CAPITALE UMANO DELLA COMUNITA’ INSEDIATA; Per quanto riguarda il capitale naturale, è presupposto inderogabile l’approvazione immediata e a livello nazionale, della legge sul CONSUMO DI SUOLO ZERO, per preservare e ripristinare i servizi ecosistemici forniti dal suolo, così come definiti dall’ISPRA, che contribuiscono alla cattura della CO2, al drenaggio e alla custodia delle acque, alla termoregolazione e quindi alla riduzione degli effetti causati dai cambiamenti climatici, al sostentamento agroalimentare e all’economia. La valorizzazione del capitale storico-architettonico, archeologico ed artistico, deve fondarsi sul Recupero prudente, sulla Ristrutturazione, sul Restauro e sul Risanamento Conservativo del patrimonio immobiliare ed infrastrutturale esistente, senza nuovo consumo di suolo, considerando il “Diradamento” di ciò che è edilizia spazzatura o illegale. In merito alla valorizzazione del capitale umano, rappresentato dalla comunità insediata, è indispensabile attivare quei processi di rigenerazione urbana, con particolare riferimento all’edificato dal secondo dopoguerra ad oggi, nel pieno rispetto delle “Zone Rosse” dichiarate, finalizzati alla sicurezza sismica e ad un contenimento dei consumi energetici e idrici, a PARITA’ DI CUBATURE, senza premialità in termini di cubature, ma favoriti da semplificazioni burocratiche, nel rispetto dei vincoli, e da leve fiscali di vantaggio, a consumo di suolo pari a zero.
2020
Il Governo del Territorio tra distanziamento fisico e distanziamento urbanistico / Buondonno, Emma. - (2020). (Intervento presentato al convegno La Visione del Territorio dopo il Lookdown dell'emergenza sanitaria tenutosi a VIDEOCONFERENZA INFINITIMONDI skype nel 30 aprile 2020).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/806733
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