Guerre, accaparramento delle risorse naturali ed energetiche, diseguaglianze, sfruttamento, malnutrizione, sofferenze e povertà globali non sono stati ancora superati. Abitare la Terra richiede il cambiamento della maniera di pensare l’architettura e l’urbanistica rispetto al passato e la sperimentazione di nuovi paradigmi. Nel campo specifico dell’organizzazione dei territori e dell’architettura, a distanza di cinquanta anni dalla crisi energetica, prevale ancora un modello di crescita illimitata ed espansione urbana ed edilizia del tutto superato a danno dell’ambiente e della sicurezza stessa delle persone. Devono essere sperimentati nuovi paradigmi. L’architettura contemporanea può contribuire a migliorare le condizioni di vita dell’uomo sul Pianeta, a mitigare l’impatto antropico sull’ambiente e a contenere il consumo dell’energia, delle risorse naturali e dei materiali non rinnovabili, primo fra tutti il Suolo. I SETTE NUOVI PARADIGMI dell’architettura contemporanea consento di definire il nuovo codice e la nuova sintassi progettuale questa volta per mitigare gli effetti sui cambiamenti climatici in atto: CONSUMO DI SUOLO ZERO / Bio-remedation; COSTRUIRE SUL COSTRUITO lasciando alla natura il tempo di reagire; ARCHITETTURA BIOCLIMATICA che produce energia piuttosto che consumarla; ARCHITETTURA E NATURA, architettura come protesi della natura; COOPERAZIONE TRA COSTELLAZIONI DI CITTA’ in antitesi alla competizione tra metropoli - decentramento contro desertificazione e densificazione delle aree metropolitane; FLESSIBILITA’ E REVERSIBILITA’ DELL’ARCHITETTURA con impiego di materiali riciclabili – Riuso e Recupero prudente; NUOVA ETICA DELL’ARCHITETTURA. Smart Building, Smart City e Smart Landscape oggi hanno un comune denominatore: il consumo di suolo zero. Esso, infatti, è alla base della filosofia che ha generato l’idea e l’apparato teorico per la sperimentazione e la realizzazione di un mondo "smart" con minore impatto sui cambiamenti climatici.

I nuovi paradigmi dell’architettura e dell’urbanistica per la mitigazione dei cambiamenti climatici / Buondonno, Emma. - (2020). (Intervento presentato al convegno Il Verde possibile e protettivo tenutosi a Avellino, Sala Conferenze Hotel de la Ville, Via G. Palatucci, 20 nel 19 Febbraio 2020).

I nuovi paradigmi dell’architettura e dell’urbanistica per la mitigazione dei cambiamenti climatici

BUONDONNO, EMMA
2020

Abstract

Guerre, accaparramento delle risorse naturali ed energetiche, diseguaglianze, sfruttamento, malnutrizione, sofferenze e povertà globali non sono stati ancora superati. Abitare la Terra richiede il cambiamento della maniera di pensare l’architettura e l’urbanistica rispetto al passato e la sperimentazione di nuovi paradigmi. Nel campo specifico dell’organizzazione dei territori e dell’architettura, a distanza di cinquanta anni dalla crisi energetica, prevale ancora un modello di crescita illimitata ed espansione urbana ed edilizia del tutto superato a danno dell’ambiente e della sicurezza stessa delle persone. Devono essere sperimentati nuovi paradigmi. L’architettura contemporanea può contribuire a migliorare le condizioni di vita dell’uomo sul Pianeta, a mitigare l’impatto antropico sull’ambiente e a contenere il consumo dell’energia, delle risorse naturali e dei materiali non rinnovabili, primo fra tutti il Suolo. I SETTE NUOVI PARADIGMI dell’architettura contemporanea consento di definire il nuovo codice e la nuova sintassi progettuale questa volta per mitigare gli effetti sui cambiamenti climatici in atto: CONSUMO DI SUOLO ZERO / Bio-remedation; COSTRUIRE SUL COSTRUITO lasciando alla natura il tempo di reagire; ARCHITETTURA BIOCLIMATICA che produce energia piuttosto che consumarla; ARCHITETTURA E NATURA, architettura come protesi della natura; COOPERAZIONE TRA COSTELLAZIONI DI CITTA’ in antitesi alla competizione tra metropoli - decentramento contro desertificazione e densificazione delle aree metropolitane; FLESSIBILITA’ E REVERSIBILITA’ DELL’ARCHITETTURA con impiego di materiali riciclabili – Riuso e Recupero prudente; NUOVA ETICA DELL’ARCHITETTURA. Smart Building, Smart City e Smart Landscape oggi hanno un comune denominatore: il consumo di suolo zero. Esso, infatti, è alla base della filosofia che ha generato l’idea e l’apparato teorico per la sperimentazione e la realizzazione di un mondo "smart" con minore impatto sui cambiamenti climatici.
2020
I nuovi paradigmi dell’architettura e dell’urbanistica per la mitigazione dei cambiamenti climatici / Buondonno, Emma. - (2020). (Intervento presentato al convegno Il Verde possibile e protettivo tenutosi a Avellino, Sala Conferenze Hotel de la Ville, Via G. Palatucci, 20 nel 19 Febbraio 2020).
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