Il fraintendimento e/o il non afferramento preciso del problema della latenza e sinuosità del filo conduttore heideggeriano della Temporalität e della sua concettualizzazione, innanzitutto rispetto alla in sé già ardua acquisizione e descrizione del culmine eksistenziale della Zeitlichkeit, compromette non solo la comprensione del senso metafisico analitico-eksistenziale, antifenomenologico ed antifilosofico, contenuto nella endiadi programmatica dell’opera-dispositivo dal titolo-talismano Sein und Zeit, ma anche la stessa comprensione della connessione di questo medesimo filo conduttore (la Temporalität), e dunque di Essere e tempo, con la successiva in sé stratificata ed autocritica estrema questione heideggeriana della essenza metafisica della tecnoscienza nell’epoca dell’immagine-del-mondo, quale epoca del dissolversi ontologico dell’essere del mondo/tempo in immagine, ulteriormente trasformatasi in questione della metatecnica in quanto cibernetica ovvero in questione metatecnica e metacibernetica intorno alla struttura dell’autoapparire stesso (del mondo-aiôn).
Sein und Zeit e la Metafisica della Temporalität. Heidegger fra tecnica e metatecnica / Giugliano, Antonello. - (2019), pp. 171-184. [10.6093/978-88-6887-067-6]
Sein und Zeit e la Metafisica della Temporalität. Heidegger fra tecnica e metatecnica.
Antonello GIUGLIANO
2019
Abstract
Il fraintendimento e/o il non afferramento preciso del problema della latenza e sinuosità del filo conduttore heideggeriano della Temporalität e della sua concettualizzazione, innanzitutto rispetto alla in sé già ardua acquisizione e descrizione del culmine eksistenziale della Zeitlichkeit, compromette non solo la comprensione del senso metafisico analitico-eksistenziale, antifenomenologico ed antifilosofico, contenuto nella endiadi programmatica dell’opera-dispositivo dal titolo-talismano Sein und Zeit, ma anche la stessa comprensione della connessione di questo medesimo filo conduttore (la Temporalität), e dunque di Essere e tempo, con la successiva in sé stratificata ed autocritica estrema questione heideggeriana della essenza metafisica della tecnoscienza nell’epoca dell’immagine-del-mondo, quale epoca del dissolversi ontologico dell’essere del mondo/tempo in immagine, ulteriormente trasformatasi in questione della metatecnica in quanto cibernetica ovvero in questione metatecnica e metacibernetica intorno alla struttura dell’autoapparire stesso (del mondo-aiôn).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.