Sia sulle scene teatrali sia nella sfera audiovisuale si è attualmente registrata un’ineludibile intensificazione della presenza della danza, che contribuisce ad arricchire l’immaginario contemporaneo, a ridefinirne le configurazioni e a diffonderne i profili. L’enciclopedia immaginativa tersicorea, coniugando realtà e sua rappresentazione, si mostra come costituzione di forme inedite di intelligenza sociologica. La riflessione è focalizzata sull’analisi del rispecchiamento tra la parabola immaginativa tracciata da creazioni coreutiche che descrivono il presente, adombrando il futuro, e la dimensione speculativa, con particolare riferimento a fondamentali teorie, protese ad interpretare il dispiegarsi dei processi strutturali. Le forme mutanti dei corpi danzanti, segnati dalle dimensioni della virtualità digitale - e quindi dall’interattività, dall’immersione e dalla dislocazione -, dialogano con scenografie “animate”, rappresentando un orizzonte tecnoscientifico tendente ad alterare la percezione ordinaria fino ad obliterare la fisicità. È dunque il processo di métissage senso-informazionale dei danzatori, il loro coniugarsi con l’alterità macchinica, ad attribuire alle coreografie contemporanee un rilevante ruolo nel processo di diffusione eidetica che da sempre guida l’individuo a cartografare l’umano territorio identitario.
Inedite substantiae e spirito del tempo. L’arte coreutica tra orizzonti iconici e irradiazioni simboliche / De Feo, L.. - VII:(2019), pp. 5-33.
Inedite substantiae e spirito del tempo. L’arte coreutica tra orizzonti iconici e irradiazioni simboliche
L. De Feo
2019
Abstract
Sia sulle scene teatrali sia nella sfera audiovisuale si è attualmente registrata un’ineludibile intensificazione della presenza della danza, che contribuisce ad arricchire l’immaginario contemporaneo, a ridefinirne le configurazioni e a diffonderne i profili. L’enciclopedia immaginativa tersicorea, coniugando realtà e sua rappresentazione, si mostra come costituzione di forme inedite di intelligenza sociologica. La riflessione è focalizzata sull’analisi del rispecchiamento tra la parabola immaginativa tracciata da creazioni coreutiche che descrivono il presente, adombrando il futuro, e la dimensione speculativa, con particolare riferimento a fondamentali teorie, protese ad interpretare il dispiegarsi dei processi strutturali. Le forme mutanti dei corpi danzanti, segnati dalle dimensioni della virtualità digitale - e quindi dall’interattività, dall’immersione e dalla dislocazione -, dialogano con scenografie “animate”, rappresentando un orizzonte tecnoscientifico tendente ad alterare la percezione ordinaria fino ad obliterare la fisicità. È dunque il processo di métissage senso-informazionale dei danzatori, il loro coniugarsi con l’alterità macchinica, ad attribuire alle coreografie contemporanee un rilevante ruolo nel processo di diffusione eidetica che da sempre guida l’individuo a cartografare l’umano territorio identitario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.