Le trasformazioni avvenute nell’accounting e nella governance pubblica hanno modellato e a loro volta sono state modellate dalle relazioni tra finanza, tassazione e potere. Mettere a fuoco il contesto storico entro cui esse si producono consente di comprendere meglio la loro fisionomia e di rispondere ad alcuni quesiti che altrimenti restano insoluti, primo fra tutti quale ne sia l’origine, la motivazione di partenza, le forze sociali coinvolte, i gruppi di potere interessati. Il fisco e la sua contabilità a livello locale costituiscono l’oggetto di questo intervento che prende in esame il Regno di Napoli tra Sei e Settecento. Si sono indagati sono i percorsi di modernizzazione e innovazione che investirono la contabilità centrale e periferica con importanti azioni di acquisizione di informazione, controllo e standardizzazione di modelli e procedure. Si trattava di iniziative volte a superare i problemi e i costi relativi alla frammentazione del sistema per mirare a una migliore efficienza fiscale. Fu su tali istanze che nacquero le importanti riforme della finanza locale che si registrarono ad inizio Seicento con la redazione degli Stati Discussi (1611-1633) e più tardi nel secolo successivo con il Catasto Onciario, la cui redazione varata nel 1738 occupò alcuni decenni.
Fisco e contabilità: quale motore per l’innovazione? Il caso del Regno di Napoli in età moderna / Bulgarelli, Alessandra. - (2019). (Intervento presentato al convegno Tra storia, economia e finanza. La contabilità pubblica e privata in Europa in età moderna e contemporanea, 6thInternational Conference on Luca Pacioli in Accounting History tenutosi a Napoli nel 7-9 novembre 2019).
Fisco e contabilità: quale motore per l’innovazione? Il caso del Regno di Napoli in età moderna
Alessandra Bulgarelli
2019
Abstract
Le trasformazioni avvenute nell’accounting e nella governance pubblica hanno modellato e a loro volta sono state modellate dalle relazioni tra finanza, tassazione e potere. Mettere a fuoco il contesto storico entro cui esse si producono consente di comprendere meglio la loro fisionomia e di rispondere ad alcuni quesiti che altrimenti restano insoluti, primo fra tutti quale ne sia l’origine, la motivazione di partenza, le forze sociali coinvolte, i gruppi di potere interessati. Il fisco e la sua contabilità a livello locale costituiscono l’oggetto di questo intervento che prende in esame il Regno di Napoli tra Sei e Settecento. Si sono indagati sono i percorsi di modernizzazione e innovazione che investirono la contabilità centrale e periferica con importanti azioni di acquisizione di informazione, controllo e standardizzazione di modelli e procedure. Si trattava di iniziative volte a superare i problemi e i costi relativi alla frammentazione del sistema per mirare a una migliore efficienza fiscale. Fu su tali istanze che nacquero le importanti riforme della finanza locale che si registrarono ad inizio Seicento con la redazione degli Stati Discussi (1611-1633) e più tardi nel secolo successivo con il Catasto Onciario, la cui redazione varata nel 1738 occupò alcuni decenni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.