Il saggio, che tratta della ricerca e della didattica nel campo della progettazione e della composizione architettonica e urbana, è articolato in due parti; nella prima si delineano alcune premesse teoriche e metodologiche, mentre nella seconda si descrivono gli strumenti teorici e tecnici adottati nel caso di un corso universitario di terzo livello quale è quello di Architettura e Composizione Architettonica III del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura. Nella prima parte si sottolinea come, anche nella tradizione, il progetto costituisca l’imprescindibile centro di gravità della formazione dello studente ingegnere-architetto, evidenziando il ruolo del progetto nella didattica e nella ricerca. Si individuano tre principali modi di guardare allo strumento del progetto in campo didattico e scientifico, corrispondenti a tre diversi gradi di suo potenziale utilizzo rispettivamente come strumento di applicazione, di verifica o di conoscenza. È principalmente a questo terzo ruolo che ci si riferisce nel campo della ricerca e dell’insegnamento della composizione architettonica che assume il progetto come mezzo privilegiato della didattica. La constatazione delle difficoltà che lo studente ingegnere affronta nello studio della composizione architettonica, dovute alla tradizionale concezione del rapporto tra scienza, tecnica e arte nella cultura ingegneristica, porta a trattare di tale rapporto nella epistemologia, della crescente labilità dei confini dei due ambiti, della necessità del superamento della dicotomia scienza-arte come fondamento per la formazione del progettista contemporaneo. L’arte della composizione architettonica è una disciplina, dotata di statuti e procedimenti scientifici, che tradizionalmente ha occupato una linea di frontiera tra i due ambiti e ha quindi maturato teorie e tecniche appropriate al superamento della dicotomia scienza-arte. Nella seconda parte vengono descritte le modalità secondo le quali il progetto di architettura è utilizzato come strumento di ricerca e conoscenza scientifica della realtà oltre che come mezzo principale per apprendere e rielaborare il sapere ed il saper fare proprio della disciplina della progettazione architettonica. Dopo aver fatto cenno alle tecniche didattiche che favoriscono la trasmissione, la rielaborazione e la verifica delle conoscenze disciplinari, si tratta degli strumenti teorici e tecnici che vengono messi in campo per l’osservazione e la misura della realtà fisica attraverso l’individuazione di elementi e strutture formali al fine di ricostruirne una descrizione progettuale che la reinterpreta, rimandando, per continuità e differenze, alle principali teorie e pratiche della tradizione della ricerca e della didattica dell’architettura, soprattutto italiana. Le architetture sono assunte come enunciati formali in grado di misurare e descrivere lo spazio dalla scala geografica, a quella urbana, a quella del singolo manufatto. Il tema di lavoro, individuato nel caso in esame in una stazione di una linea metropolitana, coniuga il progetto di un edificio specialistico complesso con quello dello spazio pubblico; il livello di complessità tecnica sollecita riflessioni progettuali che trovano potenziali riscontri nei corsi paralleli di altre discipline fondamentali nella formazione dell’ingegnere-architetto. Vengono infine descritti i temi specifici di progetto sottolineandone l’efficacia didattica e si conclude sottolineando l’imprescindibile importanza nel campo della progettazione architettonica del lavoro collettivo e sinergico, ricco di interazioni, svolto nell’ambito del laboratorio di progettazione.

Progetto didattico e tema di architettura / Stendardo, Luigi. - (2010), pp. 145-153.

Progetto didattico e tema di architettura

Stendardo Luigi
2010

Abstract

Il saggio, che tratta della ricerca e della didattica nel campo della progettazione e della composizione architettonica e urbana, è articolato in due parti; nella prima si delineano alcune premesse teoriche e metodologiche, mentre nella seconda si descrivono gli strumenti teorici e tecnici adottati nel caso di un corso universitario di terzo livello quale è quello di Architettura e Composizione Architettonica III del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura. Nella prima parte si sottolinea come, anche nella tradizione, il progetto costituisca l’imprescindibile centro di gravità della formazione dello studente ingegnere-architetto, evidenziando il ruolo del progetto nella didattica e nella ricerca. Si individuano tre principali modi di guardare allo strumento del progetto in campo didattico e scientifico, corrispondenti a tre diversi gradi di suo potenziale utilizzo rispettivamente come strumento di applicazione, di verifica o di conoscenza. È principalmente a questo terzo ruolo che ci si riferisce nel campo della ricerca e dell’insegnamento della composizione architettonica che assume il progetto come mezzo privilegiato della didattica. La constatazione delle difficoltà che lo studente ingegnere affronta nello studio della composizione architettonica, dovute alla tradizionale concezione del rapporto tra scienza, tecnica e arte nella cultura ingegneristica, porta a trattare di tale rapporto nella epistemologia, della crescente labilità dei confini dei due ambiti, della necessità del superamento della dicotomia scienza-arte come fondamento per la formazione del progettista contemporaneo. L’arte della composizione architettonica è una disciplina, dotata di statuti e procedimenti scientifici, che tradizionalmente ha occupato una linea di frontiera tra i due ambiti e ha quindi maturato teorie e tecniche appropriate al superamento della dicotomia scienza-arte. Nella seconda parte vengono descritte le modalità secondo le quali il progetto di architettura è utilizzato come strumento di ricerca e conoscenza scientifica della realtà oltre che come mezzo principale per apprendere e rielaborare il sapere ed il saper fare proprio della disciplina della progettazione architettonica. Dopo aver fatto cenno alle tecniche didattiche che favoriscono la trasmissione, la rielaborazione e la verifica delle conoscenze disciplinari, si tratta degli strumenti teorici e tecnici che vengono messi in campo per l’osservazione e la misura della realtà fisica attraverso l’individuazione di elementi e strutture formali al fine di ricostruirne una descrizione progettuale che la reinterpreta, rimandando, per continuità e differenze, alle principali teorie e pratiche della tradizione della ricerca e della didattica dell’architettura, soprattutto italiana. Le architetture sono assunte come enunciati formali in grado di misurare e descrivere lo spazio dalla scala geografica, a quella urbana, a quella del singolo manufatto. Il tema di lavoro, individuato nel caso in esame in una stazione di una linea metropolitana, coniuga il progetto di un edificio specialistico complesso con quello dello spazio pubblico; il livello di complessità tecnica sollecita riflessioni progettuali che trovano potenziali riscontri nei corsi paralleli di altre discipline fondamentali nella formazione dell’ingegnere-architetto. Vengono infine descritti i temi specifici di progetto sottolineandone l’efficacia didattica e si conclude sottolineando l’imprescindibile importanza nel campo della progettazione architettonica del lavoro collettivo e sinergico, ricco di interazioni, svolto nell’ambito del laboratorio di progettazione.
2010
9788860261090
Progetto didattico e tema di architettura / Stendardo, Luigi. - (2010), pp. 145-153.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Stendardo 2010_Progetto didattico e tema di architettura_.pdf

non disponibili

Descrizione: Estratto della pubblicazione
Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: Accesso privato/ristretto
Dimensione 1.89 MB
Formato Adobe PDF
1.89 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/784784
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact