Valorizzare il patrimonio culturale è obiettivo dell’iniziativa promossa dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa, che nel corso del 2018 ha coinvolto i principali attori del settore culturale e le organizzazioni della società civile. Occasione di dialogo sul senso di appartenenza a un comune spazio europeo, l’Anno del Patrimonio Culturale ha promosso processi sperimentali fondati sull’idea di patrimonio come risorsa (Bucharest Declaration, 16 aprile 2019). Con 29 esperienze di cooperazione internazionale, il progetto Europa Creativa (per circa 4.8 milioni di euro) ha incentivato, nel corso del 2018, l’ibridazione culturale tra tutela del patrimonio e innovazione. Nell’ipotesi che l’identità dei sistemi insediativi non sia data una volta per tutte, ma sia strettamente connessa ai valori e alle competenze maturate all’interno di una società, la call ha identificato nella creatività e nella cultura i nuovi drivers di crescita economica, occupazione, scambi commerciali. Dalle installazioni site-specific, alla riapertura al pubblico di luoghi dismessi, il progetto ha sperimentato nuove opportunità di creazione d’impresa, a partire dai patrimoni. Nella proposta Artists in Architecture, Re-activating Modern European Houses (sottoprogramma Cultura1), Praiano, sito Unesco della Costiera Amalfitana, diviene il luogo dove esplorare il potenziale di interazione tra recupero del patrimonio costruito, produzione artistica ed empowerment della comunità. La sperimentazione, di durata biennale, ha visto coinvolte le competenze interdisciplinari del Dipartimento di Architettura (DiARC) Università di Napoli Federico II, del Centre for Fine Arts di Bruxells BOZAR (soggetto capofila) e della Fundaciò Mies van der Rohe di Barcellona.
Il recupero del patrimonio costruito: sperimentazione a Praiano, residenza d’artista / Pinto, M. R.; Viola, S.; Fabbricatti, K.; Diano, D.; Onesti, A.; De Rosa, P.; Ciampa, F.; Schiazzano, A.. - (2019), pp. 1522-1527.
Il recupero del patrimonio costruito: sperimentazione a Praiano, residenza d’artista
Pinto M. R.;Viola S.;Fabbricatti K.;Diano D.;Onesti A.;De Rosa P.;Ciampa F.;
2019
Abstract
Valorizzare il patrimonio culturale è obiettivo dell’iniziativa promossa dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa, che nel corso del 2018 ha coinvolto i principali attori del settore culturale e le organizzazioni della società civile. Occasione di dialogo sul senso di appartenenza a un comune spazio europeo, l’Anno del Patrimonio Culturale ha promosso processi sperimentali fondati sull’idea di patrimonio come risorsa (Bucharest Declaration, 16 aprile 2019). Con 29 esperienze di cooperazione internazionale, il progetto Europa Creativa (per circa 4.8 milioni di euro) ha incentivato, nel corso del 2018, l’ibridazione culturale tra tutela del patrimonio e innovazione. Nell’ipotesi che l’identità dei sistemi insediativi non sia data una volta per tutte, ma sia strettamente connessa ai valori e alle competenze maturate all’interno di una società, la call ha identificato nella creatività e nella cultura i nuovi drivers di crescita economica, occupazione, scambi commerciali. Dalle installazioni site-specific, alla riapertura al pubblico di luoghi dismessi, il progetto ha sperimentato nuove opportunità di creazione d’impresa, a partire dai patrimoni. Nella proposta Artists in Architecture, Re-activating Modern European Houses (sottoprogramma Cultura1), Praiano, sito Unesco della Costiera Amalfitana, diviene il luogo dove esplorare il potenziale di interazione tra recupero del patrimonio costruito, produzione artistica ed empowerment della comunità. La sperimentazione, di durata biennale, ha visto coinvolte le competenze interdisciplinari del Dipartimento di Architettura (DiARC) Università di Napoli Federico II, del Centre for Fine Arts di Bruxells BOZAR (soggetto capofila) e della Fundaciò Mies van der Rohe di Barcellona.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
ProArch_ATTI pinto et al.pdf
accesso aperto
Descrizione: articolo principale
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
1.2 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.2 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.