Il prototipo di ogni relazione educativa è la prima relazione solidale vissuta da ciascun essere umano con la madre. Si tratta di un rapporto fra diseguali in nome della comune umanità entro cui la solidarietà si configura come capacità di identificazione accompagnata dal senso di responsabilità. In questo dialogo solidale, in questa danza, ciascuno si muove rispettando le pause e i ritmi dell’altro; non mancano i fraintendimenti, le frustrazioni, i conflitti, le paure, l’odio, gli attacchi aggressivi; ma tutto viene affrontato in nome della solidarietà e ben presto anche il bambino si sentirà responsabile nei confronti della madre. Se la madre sarà in grado di accettare e valorizzare i gesti riparativi del figlio, sosterrà adeguatamente l’avvio del suo sviluppo morale. L’esito è la trasformazione del legame: la separazione, l’autonomia, la crescita di entrambi. Un esito bellissimo: la solidarietà è trasformativa, crea sviluppo, migliora. L’essere umano dunque non può fare a meno della solidarietà, in una catena sociale che riguarda anche la madre o chi per lei, che ha bisogno a sua volta di chi si sia preso e si prenda cura di lei: la rottura del patto solidale primario, lo slegamento dell’odio dall’amore, peggio ancora l’esperienza dell’indifferenza minano radicalmente la psiche umana creando danni che possono essere irreparabili. Ma se la danza funziona, il buon lavoro educativo della madre, della famiglia, potrà essere proseguito da ogni adulto che il bambino troverà sulla sua strada. L’obiettivo dell’educazione è rendere ciascun individuo capace di stare bene con gli altri, contribuendo a costruire la Civiltà. La vera educazione non può che essere educazione nella solidarietà e alla solidarietà.

DIALOGHI SOLIDALI: IL METODO DEI MAESTRI DI STRADA / Parrello, Santa. - (2019). (Intervento presentato al convegno Ricerca scientifica ed Etica della solidarietà. Le nuove frontiere della democrazia inclusiva tenutosi a Università degli Studi di Napoli, Federico I (Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, Napoli / Aula Magna Scienze Biotecnologiche) nel 14 e 15 maggio 2019).

DIALOGHI SOLIDALI: IL METODO DEI MAESTRI DI STRADA

Santa Parrello
2019

Abstract

Il prototipo di ogni relazione educativa è la prima relazione solidale vissuta da ciascun essere umano con la madre. Si tratta di un rapporto fra diseguali in nome della comune umanità entro cui la solidarietà si configura come capacità di identificazione accompagnata dal senso di responsabilità. In questo dialogo solidale, in questa danza, ciascuno si muove rispettando le pause e i ritmi dell’altro; non mancano i fraintendimenti, le frustrazioni, i conflitti, le paure, l’odio, gli attacchi aggressivi; ma tutto viene affrontato in nome della solidarietà e ben presto anche il bambino si sentirà responsabile nei confronti della madre. Se la madre sarà in grado di accettare e valorizzare i gesti riparativi del figlio, sosterrà adeguatamente l’avvio del suo sviluppo morale. L’esito è la trasformazione del legame: la separazione, l’autonomia, la crescita di entrambi. Un esito bellissimo: la solidarietà è trasformativa, crea sviluppo, migliora. L’essere umano dunque non può fare a meno della solidarietà, in una catena sociale che riguarda anche la madre o chi per lei, che ha bisogno a sua volta di chi si sia preso e si prenda cura di lei: la rottura del patto solidale primario, lo slegamento dell’odio dall’amore, peggio ancora l’esperienza dell’indifferenza minano radicalmente la psiche umana creando danni che possono essere irreparabili. Ma se la danza funziona, il buon lavoro educativo della madre, della famiglia, potrà essere proseguito da ogni adulto che il bambino troverà sulla sua strada. L’obiettivo dell’educazione è rendere ciascun individuo capace di stare bene con gli altri, contribuendo a costruire la Civiltà. La vera educazione non può che essere educazione nella solidarietà e alla solidarietà.
2019
DIALOGHI SOLIDALI: IL METODO DEI MAESTRI DI STRADA / Parrello, Santa. - (2019). (Intervento presentato al convegno Ricerca scientifica ed Etica della solidarietà. Le nuove frontiere della democrazia inclusiva tenutosi a Università degli Studi di Napoli, Federico I (Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, Napoli / Aula Magna Scienze Biotecnologiche) nel 14 e 15 maggio 2019).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/773583
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