Nonostante la normalizzazione delle relazioni con l'Italia, nel 1949, il Regime comunista albanese - guidato da Enver Hoxha - non cessò di essere oggetto di avversione da parte delle Potenze di riferimento del Blocco occidentale, a partire dagli Stati Uniti d'America e dalla stessa Gran Bretagna, che verso la Repubblica popolare d'Albania nutriva una particolare diffidenza dovuta anche alle non risolte questioni dell'oro della Banca Nazionale d'Albania e del pagamento dei danni subiti da unità della Royal Navy a causa di mine probabilmente deposte da unità albanesi nel Canale di Corfù. La distanza che separava l'Albania dal suo principale alleato dell'epoca, l'Unione Sovietica, aggiunta all'ostilità dei suoi vicini Grecia e Jugoslavia, la crisi di consenso di un regime reso particolarmente vulnerabile dalla grave situazione economica, persuasero Washington e Londra a varare un piano di sovversione del regime comunista, l'operazione BGFiend/Valuable, che puntava a sostituire Hoxha con un governo democratico amico dell'Occidente formato da esuli anticomunisti, a partire dai membri del Balli Kombetare e del National Committee for a Free Albania. La diplomazia italiana vide con sospetto questo tentativo, che puntava a favorire raggruppamenti politici ostili verso Roma o comunque tendenti ad allontanare l'ipotesi di una futura Albania parte di una zona d'influenza italiana.
Il sabotaggio dei piani alleati per l'Albania. L'Italia e l'operazione BGFiend/Valuable / Stallone, Settimio. - II. Suez:(2019), pp. 493-504.
Il sabotaggio dei piani alleati per l'Albania. L'Italia e l'operazione BGFiend/Valuable
settimio stallone
2019
Abstract
Nonostante la normalizzazione delle relazioni con l'Italia, nel 1949, il Regime comunista albanese - guidato da Enver Hoxha - non cessò di essere oggetto di avversione da parte delle Potenze di riferimento del Blocco occidentale, a partire dagli Stati Uniti d'America e dalla stessa Gran Bretagna, che verso la Repubblica popolare d'Albania nutriva una particolare diffidenza dovuta anche alle non risolte questioni dell'oro della Banca Nazionale d'Albania e del pagamento dei danni subiti da unità della Royal Navy a causa di mine probabilmente deposte da unità albanesi nel Canale di Corfù. La distanza che separava l'Albania dal suo principale alleato dell'epoca, l'Unione Sovietica, aggiunta all'ostilità dei suoi vicini Grecia e Jugoslavia, la crisi di consenso di un regime reso particolarmente vulnerabile dalla grave situazione economica, persuasero Washington e Londra a varare un piano di sovversione del regime comunista, l'operazione BGFiend/Valuable, che puntava a sostituire Hoxha con un governo democratico amico dell'Occidente formato da esuli anticomunisti, a partire dai membri del Balli Kombetare e del National Committee for a Free Albania. La diplomazia italiana vide con sospetto questo tentativo, che puntava a favorire raggruppamenti politici ostili verso Roma o comunque tendenti ad allontanare l'ipotesi di una futura Albania parte di una zona d'influenza italiana.File | Dimensione | Formato | |
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