Violencia lictoria: politica ‘adversus plebem’ y coerción

Sulla centralità del momento per così dire ‘esecutivo’ del diritto criminale romano, quello dell’attuazione concreta della pena. La relazione è stata focalizzata su alcuni contesti nei quali la forza coercitiva degli antichi lictores romani viene percepita come oppressione, come ‘esclusione’, come vis antigiuridica. La vulnerabilità sul piano giuridico appare la chiave di lettura delle pericolose derive dell’agire dei littori nei difficili e convulsi momenti di scontro sociale e politico che accompagnano già le prime fasi dell’età repubblicana. Tra i casi sottoposti ad analisi, si sono ricostruiti, in questa prospettiva, alcuni episodi che richiamano il contesto delle lotte patrizio-plebee del V secolo a.C., legati al ciclico riacutizzarsi del problema dei debiti che agita la plebe.