Le prospettive dei laureati nel dibattito pubblico italiano

Il Mezzogiorno d’Italia continua a caratterizzarsi come un’area territo-riale che riproduce al suo interno numerosi deficit sociali, economici e isti-tuzionali che ne limitano le possibilità di sviluppo. Tra tutti, va assumendo un certo rilievo pubblico il cosiddetto spreco di risorse umane. Un deficit che acquista una particolare valenza in un contesto dove ad una discreta presenza di giovani scolarizzati si associa la cronica incapacità di liberarne le potenzialità sociali, civili e produttive. L’Italia, con le parole di Livi Bacci e De Santis, «viaggia, per così dire, col freno a mano tirato» (2007, p. 472). Un freno allo sviluppo che solo negli ultimi anni sembra acquisire un certo peso nelle discussioni politiche e scientifiche.