Criptovalute e Blockchain: aspetti di diritto sostanziale e prospettive di regolamentazione del fenomeno

La relazione ha per oggetto l’analisi e la comprensione del fenomeno delle cripto-valute nei suoi tratti morfologici e funzionali. In particolare, in una prospettiva analitica “esterna”, ci si propone di leggere e disciplinare queste nuove “creature” ricorrendo ai consueti e tradizionali schemi e categorie dell’agire economico e della regolamentazione giuridica e ciò anche prescindendo dal contenuto “strutturale” (ingegneristico, informatico e digitale) “interno” a quella sottostante realtà. Tuttavia, come si avrà modo di dimostrare, la nuova dimensione digitale e tipicamente transnazionale del fenomeno in esame – per quanto leggibile all’interno dei paradigmi classici –necessita di affrontare problemi di regolamentazione spesso del tutto particolari e, qui si, inediti, richiedendo approcci innovativi e sovranazionali. Tenendo presente il tenore delle linee guida emanate da fonti diverse e autorevoli, lo sforzo dei policy makers risulta rivolto, allo stato dell’arte, ad individuare una cornice normativa europea adeguata a favorire e sfruttare l’innovazione tecnologia e, al contempo, garantire la certezza del diritto. Nel rispetto di queste direttrici, il modello dovrebbe essere costruito attorno al concetto di “rischio” in un contesto ispirato alla neutralità tecnologica e alla massima armonizzazione. Dopo aver passato al vaglio i diversi approcci percorribili dai regulators europei per giungere alla definizione di un level playing field, si conclude nel senso di ritenere che la soluzione alle criticità insite in ciascun modello proposto risieda in una regolamentazione intelligente basata sull’eccellenza analitica (competenze di un legislatore avveduto e lungimirante) e sulla valorizzazione del criterio di proporzionalità.