La presente proposta vuole essere spunto di riflessione sulla condivisione e implementazione di competenze psicologiche nel lavoro interdisciplinare. A tal fine faremo riferimento al lavoro svolto nel III Workshop Internazionale: Cities from the sea – Maritime Identity and Urban Regeneration, che ha avuto quale tema centrale la rappresentazione del mare come bene comune in alcune aree della città di Napoli, quali Molo San Vincenzo, l’area Nisida-Bagnoli e quella del Porto-Santa Lucia, le cui potenziali risorse per il benessere della cittadinanza non sono valorizzate. In particolare, rispetto all’area Nisida-Bagnoli, che si configura come “territorio ferito” dai risvolti ambientali per la passata attività industriale, gli obiettivi posti sono stati la valorizzazione delle risorse sociali pre-esistenti, la messa in rete delle realtà associative ed imprenditoriali presenti e la restituzione alla cittadinanza dell’area come spazio pubblico. La prima fase del lavoro ha riguardato l’analisi del contesto sociale e fisico attraverso la conduzione di interviste agli stakeholder (rappresentanti di associazioni, imprenditori e cittadinanza): le criticità emerse sono l’inaccessibilità dell’isola di Nisida, considerata dai cittadini una risorsa non sfruttata, e del waterfront, reso invisibile dalle strutture esistenti nelle via vicine all’area, il sentimento di disillusione e di sfiducia nei confronti delle istituzioni dei cittadini, il conflitto tra gli stakeholder. Quali competenze per lo sviluppo dell’intervento? In questo percorso, come psicologi di comunità abbiamo lavorato in collaborazione con architetti, urbanisti ed economisti per progettare possibili interventi di rigenerazione urbana. Un primo obiettivo è stato quello di condividere conoscenze di ciascuna disciplina e individuare le aree di interesse e di interdipendenza e quelle specifiche utili alla realizzazione di una proposta progettuale. La facilitazione delle interazioni nel gruppo di lavoro è stato uno dei nostri compiti, insieme alla capacità di ascolto e di ridefinizione dei percorsi possibili. Ha fatto parte del background psicologico l’uso di alcuni strumenti e metodologie di lavoro, come il photovoice, la social network analysis e la conduzione di interviste focalizzate, formulate da noi al fine di esplorare la dimensione del legame con i luoghi, fondamento dell’identità comunitaria, per comprendere i bisogni della comunità, attuare iniziative che ne implementino la partecipazione attiva e promuovano modalità di convivenza responsabile. Le interviste hanno richiesto anche l’utilizzo di competenze sociali e di analisi e comprensione di quanto emerso oltre l’analisi del contenuto e una restituzione in termini operativi. Inoltre, la competenza riflessiva è stata necessaria sia nel lavoro in team per comprendere valorizzare la ricchezza derivante dall’incontro tra diverse professionalità sia nel lavoro sul campo per riformulare le azioni progettuali in virtù dei dati emersi dalle interviste. Quanto realizzato invita a riflettere sulla formazione inerente le competenze per lo sviluppo di comunità in coerenza con i format interdisciplinari, necessari a sperimentare e proporre progettualità sostenibili.

Intervento interdisciplinare per la riqualificazione di aree urbane: azioni e competenze per l’attuazione / Perla, Viviana; Gatti, Flora; Procentese, Fortuna. - (2017).

Intervento interdisciplinare per la riqualificazione di aree urbane: azioni e competenze per l’attuazione

Flora Gatti;Fortuna Procentese
2017

Abstract

La presente proposta vuole essere spunto di riflessione sulla condivisione e implementazione di competenze psicologiche nel lavoro interdisciplinare. A tal fine faremo riferimento al lavoro svolto nel III Workshop Internazionale: Cities from the sea – Maritime Identity and Urban Regeneration, che ha avuto quale tema centrale la rappresentazione del mare come bene comune in alcune aree della città di Napoli, quali Molo San Vincenzo, l’area Nisida-Bagnoli e quella del Porto-Santa Lucia, le cui potenziali risorse per il benessere della cittadinanza non sono valorizzate. In particolare, rispetto all’area Nisida-Bagnoli, che si configura come “territorio ferito” dai risvolti ambientali per la passata attività industriale, gli obiettivi posti sono stati la valorizzazione delle risorse sociali pre-esistenti, la messa in rete delle realtà associative ed imprenditoriali presenti e la restituzione alla cittadinanza dell’area come spazio pubblico. La prima fase del lavoro ha riguardato l’analisi del contesto sociale e fisico attraverso la conduzione di interviste agli stakeholder (rappresentanti di associazioni, imprenditori e cittadinanza): le criticità emerse sono l’inaccessibilità dell’isola di Nisida, considerata dai cittadini una risorsa non sfruttata, e del waterfront, reso invisibile dalle strutture esistenti nelle via vicine all’area, il sentimento di disillusione e di sfiducia nei confronti delle istituzioni dei cittadini, il conflitto tra gli stakeholder. Quali competenze per lo sviluppo dell’intervento? In questo percorso, come psicologi di comunità abbiamo lavorato in collaborazione con architetti, urbanisti ed economisti per progettare possibili interventi di rigenerazione urbana. Un primo obiettivo è stato quello di condividere conoscenze di ciascuna disciplina e individuare le aree di interesse e di interdipendenza e quelle specifiche utili alla realizzazione di una proposta progettuale. La facilitazione delle interazioni nel gruppo di lavoro è stato uno dei nostri compiti, insieme alla capacità di ascolto e di ridefinizione dei percorsi possibili. Ha fatto parte del background psicologico l’uso di alcuni strumenti e metodologie di lavoro, come il photovoice, la social network analysis e la conduzione di interviste focalizzate, formulate da noi al fine di esplorare la dimensione del legame con i luoghi, fondamento dell’identità comunitaria, per comprendere i bisogni della comunità, attuare iniziative che ne implementino la partecipazione attiva e promuovano modalità di convivenza responsabile. Le interviste hanno richiesto anche l’utilizzo di competenze sociali e di analisi e comprensione di quanto emerso oltre l’analisi del contenuto e una restituzione in termini operativi. Inoltre, la competenza riflessiva è stata necessaria sia nel lavoro in team per comprendere valorizzare la ricchezza derivante dall’incontro tra diverse professionalità sia nel lavoro sul campo per riformulare le azioni progettuali in virtù dei dati emersi dalle interviste. Quanto realizzato invita a riflettere sulla formazione inerente le competenze per lo sviluppo di comunità in coerenza con i format interdisciplinari, necessari a sperimentare e proporre progettualità sostenibili.
2017
Intervento interdisciplinare per la riqualificazione di aree urbane: azioni e competenze per l’attuazione / Perla, Viviana; Gatti, Flora; Procentese, Fortuna. - (2017).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/759445
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