Il saggio si propone di prendere specificamente ed esclusivamente in esame il modo in cui il tema del controllo delle spiegazioni motivazionali – nel quale si riverbera la questione del rapporto tra ciò che è «adeguato in base al senso» e ciò che è «causalmente adeguato» cui non presiede alcuna forma di «armonia prestabilita» – si declina nell’opera di Weber quando (come si legge in Economia e società) esso (controllo) «può essere conseguito con relativa precisione […] in virtù dell’esperimento psicologico», il che accade «soltanto – dice con rammarico Weber – nei casi, purtroppo scarsi e assai peculiari, che vi si prestano». Vengono dunque in primo piano gli scritti e i discorsi del 1908-1912 sulla psicofisica del lavoro industriale, che sono senza dubbio il luogo in cui Weber maggiormente utilizza in vista dei suoi problemi le procedure e i risultati della psicologia sperimentale della propria epoca. Gli assunti ancora prevalentemente naturalistici di quest’ultima (ossia la sua costante preoccupazione di accreditarsi come un tipo d’indagine «scientifica» perché fondata soltanto su un approccio osservativo) portano la trattazione a fare i conti anche con un concetto non solo formale ma «materiale», contenutistico di natura, intesa come quell’ambito della realtà refrattario a ogni interpretazione comprensibile di senso che resti solidamente ancorata al terreno dell’esperienza.

Natur und Kultur in Max Weber Schriften zur Psychophysik der industriellen Arbeit / Massimilla, E.. - (2019), pp. 101-120.

Natur und Kultur in Max Weber Schriften zur Psychophysik der industriellen Arbeit

e. massimilla
2019

Abstract

Il saggio si propone di prendere specificamente ed esclusivamente in esame il modo in cui il tema del controllo delle spiegazioni motivazionali – nel quale si riverbera la questione del rapporto tra ciò che è «adeguato in base al senso» e ciò che è «causalmente adeguato» cui non presiede alcuna forma di «armonia prestabilita» – si declina nell’opera di Weber quando (come si legge in Economia e società) esso (controllo) «può essere conseguito con relativa precisione […] in virtù dell’esperimento psicologico», il che accade «soltanto – dice con rammarico Weber – nei casi, purtroppo scarsi e assai peculiari, che vi si prestano». Vengono dunque in primo piano gli scritti e i discorsi del 1908-1912 sulla psicofisica del lavoro industriale, che sono senza dubbio il luogo in cui Weber maggiormente utilizza in vista dei suoi problemi le procedure e i risultati della psicologia sperimentale della propria epoca. Gli assunti ancora prevalentemente naturalistici di quest’ultima (ossia la sua costante preoccupazione di accreditarsi come un tipo d’indagine «scientifica» perché fondata soltanto su un approccio osservativo) portano la trattazione a fare i conti anche con un concetto non solo formale ma «materiale», contenutistico di natura, intesa come quell’ambito della realtà refrattario a ogni interpretazione comprensibile di senso che resti solidamente ancorata al terreno dell’esperienza.
2019
9783898966948
Natur und Kultur in Max Weber Schriften zur Psychophysik der industriellen Arbeit / Massimilla, E.. - (2019), pp. 101-120.
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