Il costante incremento dell’uso/abuso di sostanze stupefacenti e/o psicotrope naturali e di sintesi rappresenta uno dei principali problemi di sanità pubblica della società contemporanea, a causa delle possibili conseguenze che la sussistenza di un alterato stato psico-fisico conseguente l’assunzione di dette sostanze può avere sulla probabilità di incidenti mentre il soggetto si trova alla guida di veicoli o sul luogo di lavoro, nonché dei costi medici che ne derivano e del relativo impatto sull’intero contesto sociale. Particolarmente critiche rispetto alla possibilità che il soggetto sia dedito all’uso/abuso di sostanze illecite risultano essere quelle attività lavorative che espongono i soggetti a fattori di stress fisici, sociali o ambientali, connesse con l’attività lavorativa o riconducibili ad inadeguatezza o deficienze organizzative. In tale contesto, i lavoratori del comparto marittimo possono essere esposti a situazioni di stress lavoro-correlato, connesse ai possibili pericoli derivanti da incidenti, lesioni, malattie. Fatica, senso di solitudine, disturbi del sonno, la convivenza in spazi ristretti di soggetti di diverse nazionalità, il senso di isolamento e la mancanza degli affetti sono sentimenti frequentemente sperimentati dai lavoratori del comparto marittimo, e rappresentano punti di debolezza frequentemente riscontrati nei soggetti dediti all’uso di sostanze stupefacenti e/o psicotrope. Allo stato attuale, vista la delicatezza della materia e considerati i punti di debolezza e/o scarsa chiarezza della normativa, appare auspicabile una revisione della stessa, che preveda la definizione di specifiche procedure per il settore marittimo, dipanando e superando i limiti ed i punti critici dell’attuale normativa.
La navigazione come genesi di abuso di alcol e droga / Pieri, Maria. - (2014). (Intervento presentato al convegno Giornata del Golfo. I Edizione “I lavoratori del mare: dalla prevenzione alla tutela assicurativa” tenutosi a Napoli nel 9-11 aprile).
La navigazione come genesi di abuso di alcol e droga
Maria Pieri
2014
Abstract
Il costante incremento dell’uso/abuso di sostanze stupefacenti e/o psicotrope naturali e di sintesi rappresenta uno dei principali problemi di sanità pubblica della società contemporanea, a causa delle possibili conseguenze che la sussistenza di un alterato stato psico-fisico conseguente l’assunzione di dette sostanze può avere sulla probabilità di incidenti mentre il soggetto si trova alla guida di veicoli o sul luogo di lavoro, nonché dei costi medici che ne derivano e del relativo impatto sull’intero contesto sociale. Particolarmente critiche rispetto alla possibilità che il soggetto sia dedito all’uso/abuso di sostanze illecite risultano essere quelle attività lavorative che espongono i soggetti a fattori di stress fisici, sociali o ambientali, connesse con l’attività lavorativa o riconducibili ad inadeguatezza o deficienze organizzative. In tale contesto, i lavoratori del comparto marittimo possono essere esposti a situazioni di stress lavoro-correlato, connesse ai possibili pericoli derivanti da incidenti, lesioni, malattie. Fatica, senso di solitudine, disturbi del sonno, la convivenza in spazi ristretti di soggetti di diverse nazionalità, il senso di isolamento e la mancanza degli affetti sono sentimenti frequentemente sperimentati dai lavoratori del comparto marittimo, e rappresentano punti di debolezza frequentemente riscontrati nei soggetti dediti all’uso di sostanze stupefacenti e/o psicotrope. Allo stato attuale, vista la delicatezza della materia e considerati i punti di debolezza e/o scarsa chiarezza della normativa, appare auspicabile una revisione della stessa, che preveda la definizione di specifiche procedure per il settore marittimo, dipanando e superando i limiti ed i punti critici dell’attuale normativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.