Relazione “La normativa europea sulle professioni turistiche: il caso della procedura di inadempimento italiano relativa alle guide turistiche “Eu Pilot 4277/12”, nell’ambito del Convegno “Verso una nuova legge quadro sulle guide turistiche? Turismo e professioni tra diritto dell’Unione, competenze statali e autonomia regionale”, Università degli Studi di Napoli Federico II, 13 maggio 2019.

Nel 2013 il parlamento italiano ha adottato una legge di adeguamento agli obblighi comunitari d seulla libera circolazione dei servizi, modificando le norme che regolano l’accesso e l’esercizio della professione di guida turistica, stabilendo che l’abilitazione non ha più valore meramente territoriale, ma si estende di diritto sull’intero territorio nazionale. Si è volute evitare una una procedura di infrazione che era stata avviata nei confronti dello Stato italiano dalla Commissione UE, con un EU PILOT del 2012. l'abilitazione rilasciata a livello regionale costituiva una frammentazione del mercato con impedimento all'accesso dei lavoratori autonomi, guide turistiche, provenienti da altre regioni o abilitate in altre regioni. In più alcuni siti culturali musei e siti archeologici hanno agevolato e favorito la frammentazione del mercato stipulando accordi di esclusiva con le associazioni regionali delle guide turistiche. A tale modifica legislativa, ampiamente lacunosa, non sono tuttavia seguite le necessarie norme di attuazione, sicché al momento sussiste una grave incertezza sulla ricostruzione del quadro delle regole applicabili per l’accesso alla professione e per l’esercizio della stessa. La disciplina nazionale resta lacunosa e necessita di una intergazione per eliminare le abilitazini regionali e istituire la licenza nazionale a seguito di esame su base nazionale.