La relazione presenta un quadro complessivo delle rappresentazioni poetiche di Ischia, Capri e Procida e ne fa emergere una valutazione, che le propone come un tutt'uno, pur nella peculiarità di ciascuna di esse, e come centro fisico e culturale della geografia marina del Golfo, documentandone anche il rapporto di vitale reciprocità con la capitale Napoli. Essa documenta anche come gli umanisti attivi alla corte napoletana, ed in particolare il Pontano, rinnovavano l'immagine delle isole ereditata dall'antichità classica che riconosceva loro una dimensione edenica, fondata anche sull'elemento orrido e mirabile, e comune a Napoli, spesso celebrata come città-giardino e novella sede degli Horti Hesperidum. Si trattava di un'operazione dai risvolti non solo letterari, ma ideologici, dal momento che la celebrazione di Napoli e del suo Golfo come eden di bellezza, luogo prediletto da Dio, sede di re e di uomini dotti, equivaleva ad una dignificazione della corte dei re aragonesi e e di quegli intellettuali attivi a corte, che si rappresentavano come gli eredi ed i cultori di una tradizione sapienziale allocata in Napoli e nel suo Golfo, attestata sin dall'antichità più remota e significata, fin da Omero (Od. 10, 166-200), dal mito delle Sirene.

Le isole del Golfo di Napoli nella poesia di Giovanni Pontano / Iacono, Antonietta. - (2019). (Intervento presentato al convegno Leggere il Mediterraneo. Narrazioni, rotte, immaginari. Summer School 24-27 luglio 2019 Procida tenutosi a Conservatorio delle Orfane Terra Murata di Procida. Scuola di Alta Formazione dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” nel 25 luglio 2019).

Le isole del Golfo di Napoli nella poesia di Giovanni Pontano

Antonietta Iacono
2019

Abstract

La relazione presenta un quadro complessivo delle rappresentazioni poetiche di Ischia, Capri e Procida e ne fa emergere una valutazione, che le propone come un tutt'uno, pur nella peculiarità di ciascuna di esse, e come centro fisico e culturale della geografia marina del Golfo, documentandone anche il rapporto di vitale reciprocità con la capitale Napoli. Essa documenta anche come gli umanisti attivi alla corte napoletana, ed in particolare il Pontano, rinnovavano l'immagine delle isole ereditata dall'antichità classica che riconosceva loro una dimensione edenica, fondata anche sull'elemento orrido e mirabile, e comune a Napoli, spesso celebrata come città-giardino e novella sede degli Horti Hesperidum. Si trattava di un'operazione dai risvolti non solo letterari, ma ideologici, dal momento che la celebrazione di Napoli e del suo Golfo come eden di bellezza, luogo prediletto da Dio, sede di re e di uomini dotti, equivaleva ad una dignificazione della corte dei re aragonesi e e di quegli intellettuali attivi a corte, che si rappresentavano come gli eredi ed i cultori di una tradizione sapienziale allocata in Napoli e nel suo Golfo, attestata sin dall'antichità più remota e significata, fin da Omero (Od. 10, 166-200), dal mito delle Sirene.
2019
Le isole del Golfo di Napoli nella poesia di Giovanni Pontano / Iacono, Antonietta. - (2019). (Intervento presentato al convegno Leggere il Mediterraneo. Narrazioni, rotte, immaginari. Summer School 24-27 luglio 2019 Procida tenutosi a Conservatorio delle Orfane Terra Murata di Procida. Scuola di Alta Formazione dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” nel 25 luglio 2019).
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