Nel corso del seminario si punterà l’attenzione sulla produzione dialogica latina di Giovanni Gioviano Pontano, esponente di spicco dell’Umanesimo napoletano e successore di Antonio Panormita alla guida della celebre Accademia napoletana, che in seguito sarebbe stata detta, in suo onore, Pontaniana. Ci si soffermerà, in particolar modo, sui dialoghi Charon e Antonius, di cui la relatrice sta curando una nuova edizione critica, accompagnata dalla traduzione francese. «La scelta di produrre una nuova edizione dei due dialoghi pontaniani – dichiara Bistagne – scaturisce dalla volontà di restituire la giusta importanza ai manoscritti, anche se mutili e talora non autografi. Presentare il testo più vicino possibile al manoscritto significa, infatti, illustrare uno stato della lingua latina e delle lingue volgari altrimenti perduto». Nell’intervento, inoltre, si discuterà dei criteri cui sembra opportuno improntare il lavoro di traduzione. «Il problema del traduttore – continua Bistagne – di fronte a un linguaggio in movimento, che non è fisso e che vuole essere mimetico di oralità, è complesso. Prima di tutto, dobbiamo lavorare sul testo stesso e, in questo caso, su testi in diverse lingue con diversi riferimenti. Dal punto di vista del traduttore bisogna ammettere che il maggior numero di elementi della realtà contemporanea del Pontano ci sfugge. La sfida del traduttore è quindi quella di non lasciare nulla al regno dell’intraducibile e intendo presentare in questa sede i metodi scelti per raggiungere questo scopo».

Sfide e metodi della traduzione del plurilinguismo: il caso Pontano / Germano, Giuseppe. - (2019).

Sfide e metodi della traduzione del plurilinguismo: il caso Pontano.

Giuseppe Germano
2019

Abstract

Nel corso del seminario si punterà l’attenzione sulla produzione dialogica latina di Giovanni Gioviano Pontano, esponente di spicco dell’Umanesimo napoletano e successore di Antonio Panormita alla guida della celebre Accademia napoletana, che in seguito sarebbe stata detta, in suo onore, Pontaniana. Ci si soffermerà, in particolar modo, sui dialoghi Charon e Antonius, di cui la relatrice sta curando una nuova edizione critica, accompagnata dalla traduzione francese. «La scelta di produrre una nuova edizione dei due dialoghi pontaniani – dichiara Bistagne – scaturisce dalla volontà di restituire la giusta importanza ai manoscritti, anche se mutili e talora non autografi. Presentare il testo più vicino possibile al manoscritto significa, infatti, illustrare uno stato della lingua latina e delle lingue volgari altrimenti perduto». Nell’intervento, inoltre, si discuterà dei criteri cui sembra opportuno improntare il lavoro di traduzione. «Il problema del traduttore – continua Bistagne – di fronte a un linguaggio in movimento, che non è fisso e che vuole essere mimetico di oralità, è complesso. Prima di tutto, dobbiamo lavorare sul testo stesso e, in questo caso, su testi in diverse lingue con diversi riferimenti. Dal punto di vista del traduttore bisogna ammettere che il maggior numero di elementi della realtà contemporanea del Pontano ci sfugge. La sfida del traduttore è quindi quella di non lasciare nulla al regno dell’intraducibile e intendo presentare in questa sede i metodi scelti per raggiungere questo scopo».
2019
Sfide e metodi della traduzione del plurilinguismo: il caso Pontano / Germano, Giuseppe. - (2019).
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