Introduzione Nell’ambito del III Workshop Cities from the sea – Maritime Identity and Urban Regeneration, gli Psicologi di Comunità hanno lavorato in collaborazione con Architetti, Urbanisti ed Economisti per progettare interventi di rigenerazione urbana per l’area di Nisida e Bagnoli (NA), con focus sul rapporto della comunità locale con il mare. Obiettivi L’obiettivo generale è la progettazione di interventi per la valorizzazione delle risorse sociali ed urbane preesistenti. In un primo step, attraverso la creazione di una rete sociale, si creeranno connessioni tra le realtà associative ed imprenditoriali presenti sul territorio; in una fase successiva, si creeranno tavoli di progettazione sociale ed urbana a cui possano partecipare attivamente gli attori così connessi ed i referenti Istituzionali. Il fine ultimo è restituire alla cittadinanza il waterfront di Bagnoli come spazio pubblico ed elemento identitario attraverso processi decisionali e partecipativi condivisi. Metodi Sono state condotte interviste semi-strutturate finalizzate alla comprensione del legame con i luoghi, dei bisogni e desideri espressi da cittadini e Stakeholders (rappresentanti di associazioni, imprenditori, rappresentanti delle Istituzioni) rispetto all’area. Attraverso queste interviste, sono state esplorate anche le relazioni sociali esistenti all’interno della comunità locale, che sono state rappresentate ricorrendo alla Carta di Rousseau (Rousseau, Bélanger, 1985). Risultati Dal quanto emerso dall'analisi del tessuto sociale e dei legami con il luogo, dalle interviste alla cittadinanza e agli Stakeholders, il gruppo di lavoro ha formulato alcune possibili strategie progettuali da proporre agli attori sociali coinvolti per l’implementazione della rete: 1) organizzazione di focus group nei quali discutere e negoziare percezioni, visioni e desideri inerenti l’area ed il suo rapporto con il mare, per giungere alla definizione di chiari obiettivi comuni; 2) organizzazione di eventi con la finalità di valorizzare le risorse ambientali e culturali presenti, rafforzando l’identità locale ed il senso di appartenenza; 3) “adozione” da parte di cittadini ed associazioni di spazi pubblici, con l’intento di trasformarli da luoghi degradati a luoghi di aggregazione, con la finalità ultima di promuovere la partecipazione attiva nella cura degli spazi comuni. Conclusioni La vision che guida tale progettazione in divenire è volta a ripensare i sentimenti derivanti dalla rappresentazione dell’area di Bagnoli come “territorio ferito” per tradurli da agito comune, attraverso l’isolamento e la chiusura, in processi collaborativi che ridefiniscano gli elementi identitari e di aggregazione. L’identificazione di tali elementi, infatti, potrebbe implementare la coesione della rete sociale e, in ultima analisi, innescare processi empowering all’interno della comunità stessa.

Da “territorio ferito” a comunità empowered: proposte di rigenerazione urbana a partire dalle reti sociali / Procentese, Fortuna; Gatti, Flora; Perla, Viviana. - Febbraio 2019:(2019), pp. 52-58. (Intervento presentato al convegno XII Convegno Nazionale S.I.P.Co. "Comunità Imperfette: dalle dinamiche disgregative al decision making comunitario" tenutosi a Palermo nel 7-9 Giugno 2018) [10.6092/unibo/amsacta/6104].

Da “territorio ferito” a comunità empowered: proposte di rigenerazione urbana a partire dalle reti sociali

Fortuna Procentese
;
Flora Gatti;
2019

Abstract

Introduzione Nell’ambito del III Workshop Cities from the sea – Maritime Identity and Urban Regeneration, gli Psicologi di Comunità hanno lavorato in collaborazione con Architetti, Urbanisti ed Economisti per progettare interventi di rigenerazione urbana per l’area di Nisida e Bagnoli (NA), con focus sul rapporto della comunità locale con il mare. Obiettivi L’obiettivo generale è la progettazione di interventi per la valorizzazione delle risorse sociali ed urbane preesistenti. In un primo step, attraverso la creazione di una rete sociale, si creeranno connessioni tra le realtà associative ed imprenditoriali presenti sul territorio; in una fase successiva, si creeranno tavoli di progettazione sociale ed urbana a cui possano partecipare attivamente gli attori così connessi ed i referenti Istituzionali. Il fine ultimo è restituire alla cittadinanza il waterfront di Bagnoli come spazio pubblico ed elemento identitario attraverso processi decisionali e partecipativi condivisi. Metodi Sono state condotte interviste semi-strutturate finalizzate alla comprensione del legame con i luoghi, dei bisogni e desideri espressi da cittadini e Stakeholders (rappresentanti di associazioni, imprenditori, rappresentanti delle Istituzioni) rispetto all’area. Attraverso queste interviste, sono state esplorate anche le relazioni sociali esistenti all’interno della comunità locale, che sono state rappresentate ricorrendo alla Carta di Rousseau (Rousseau, Bélanger, 1985). Risultati Dal quanto emerso dall'analisi del tessuto sociale e dei legami con il luogo, dalle interviste alla cittadinanza e agli Stakeholders, il gruppo di lavoro ha formulato alcune possibili strategie progettuali da proporre agli attori sociali coinvolti per l’implementazione della rete: 1) organizzazione di focus group nei quali discutere e negoziare percezioni, visioni e desideri inerenti l’area ed il suo rapporto con il mare, per giungere alla definizione di chiari obiettivi comuni; 2) organizzazione di eventi con la finalità di valorizzare le risorse ambientali e culturali presenti, rafforzando l’identità locale ed il senso di appartenenza; 3) “adozione” da parte di cittadini ed associazioni di spazi pubblici, con l’intento di trasformarli da luoghi degradati a luoghi di aggregazione, con la finalità ultima di promuovere la partecipazione attiva nella cura degli spazi comuni. Conclusioni La vision che guida tale progettazione in divenire è volta a ripensare i sentimenti derivanti dalla rappresentazione dell’area di Bagnoli come “territorio ferito” per tradurli da agito comune, attraverso l’isolamento e la chiusura, in processi collaborativi che ridefiniscano gli elementi identitari e di aggregazione. L’identificazione di tali elementi, infatti, potrebbe implementare la coesione della rete sociale e, in ultima analisi, innescare processi empowering all’interno della comunità stessa.
2019
9788898010943
Da “territorio ferito” a comunità empowered: proposte di rigenerazione urbana a partire dalle reti sociali / Procentese, Fortuna; Gatti, Flora; Perla, Viviana. - Febbraio 2019:(2019), pp. 52-58. (Intervento presentato al convegno XII Convegno Nazionale S.I.P.Co. "Comunità Imperfette: dalle dinamiche disgregative al decision making comunitario" tenutosi a Palermo nel 7-9 Giugno 2018) [10.6092/unibo/amsacta/6104].
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[2019] Ablanesi, Boniforti, Novara (eds.)_Comunità Imperfette [atti SIPCO 2018].pdf

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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/750928
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