Il progetto del giardino, proposto nel 1996 e non ancora realizzato, si articola su due assi: uno, parallelo a via A. Vespucci secondo la direzione est-ovest; l'altro, perpendicolare all'ospedale Loreto; su quest'ultimo è previsto l'accesso principale al parco. All'intersezione dei due assi è ubicata una fontana che è parte integrante di un orologio solare. Tale meridiana, in asse con l'ingresso del giardino, è costituita da un’antenna che indica le ore raffigurate sulla pavimentazione prospiciente un'esedra con posti a sedere. Il fondale dell'esedra è costituito da un filare di aranci amari e da una siepe di mirto. Alle estremità dell'esedra sono sistemati due pergolati a padiglione, in legno, di una dimensione come quella del Chiostro maiolicato di Santa Chiara. I due pergolati poggiano su quattro edicole destinate a: rivendita di giornali, bar-ristoro, internet point, servizi ed impianti tecnici. Un altro ingresso al giardino è ubicato di fronte all'attuale Mercato Ittico dove è prevista una seconda fontana con piante di papiro, mentre per il giardino sono stati scelti due filari di Albizia julibrissin ed un esemplare isolato di Pinus pinea. L'asse longitudinale del giardino, circa 400 m, è composto da due settori. Quello occidentale, verso il Carmine, si conclude con un teatrino all'aperto al quale si giunge attraverso una sistemazione di aiuole e terrazzamenti digradanti, con essenze odorose, circondate da fílari di olivi, lecci e siepi di oleandri. Il settore orientale, verso la Caserma Bianchini, è definito da una pista di pattinaggio, circondata da un giardino desertico, ed alla quale si giunge attraverso aiuole destinate a palmeto. Alle spalle di quest'ultimo, un filare di Phytolacca dioica conduce alla fontana del papiro e, dunque, all'uscita verso il Mercato Ittico. In sostanza, il giardino, che complessivamente raggiungerebbe un'estensione di circa 30.000 mq, è articolato sulla contrapposizione tra una matrice geometrico-formale ed una serie di percorsi naturalistico-informali. In particolare, in merito l'assetto botanico, esso si coniuga con la dialettica formale-informale suddetta. Mentre gli alberi sempreverdi sottolineano l’impianto geometrico e l'aspetto ornamentale, la vegetazione caducifoglie caratterizza i percorsi naturalistici e l'aspetto “agreste”. L'obiettivo finale è, evidentemente, quello di creare una coincidentia oppositorum tra ordine geometrico (invariante) e libertà naturalistica (variabile con la mutevolezza delle stagioni).

Progetti di Parchi a Napoli, il Verde Urbano / Buondonno, Emma. - (2019). (Intervento presentato al convegno VERDE URBANO Parchi realizzati, parchi progettati, parchi da restaurare tenutosi a Palazzo Zevallos Stigliano, Gallerie d'Italia, Via Toledo n. 185, Napoli nel 11 marzo 2019).

Progetti di Parchi a Napoli, il Verde Urbano

BUONDONNO, EMMA
2019

Abstract

Il progetto del giardino, proposto nel 1996 e non ancora realizzato, si articola su due assi: uno, parallelo a via A. Vespucci secondo la direzione est-ovest; l'altro, perpendicolare all'ospedale Loreto; su quest'ultimo è previsto l'accesso principale al parco. All'intersezione dei due assi è ubicata una fontana che è parte integrante di un orologio solare. Tale meridiana, in asse con l'ingresso del giardino, è costituita da un’antenna che indica le ore raffigurate sulla pavimentazione prospiciente un'esedra con posti a sedere. Il fondale dell'esedra è costituito da un filare di aranci amari e da una siepe di mirto. Alle estremità dell'esedra sono sistemati due pergolati a padiglione, in legno, di una dimensione come quella del Chiostro maiolicato di Santa Chiara. I due pergolati poggiano su quattro edicole destinate a: rivendita di giornali, bar-ristoro, internet point, servizi ed impianti tecnici. Un altro ingresso al giardino è ubicato di fronte all'attuale Mercato Ittico dove è prevista una seconda fontana con piante di papiro, mentre per il giardino sono stati scelti due filari di Albizia julibrissin ed un esemplare isolato di Pinus pinea. L'asse longitudinale del giardino, circa 400 m, è composto da due settori. Quello occidentale, verso il Carmine, si conclude con un teatrino all'aperto al quale si giunge attraverso una sistemazione di aiuole e terrazzamenti digradanti, con essenze odorose, circondate da fílari di olivi, lecci e siepi di oleandri. Il settore orientale, verso la Caserma Bianchini, è definito da una pista di pattinaggio, circondata da un giardino desertico, ed alla quale si giunge attraverso aiuole destinate a palmeto. Alle spalle di quest'ultimo, un filare di Phytolacca dioica conduce alla fontana del papiro e, dunque, all'uscita verso il Mercato Ittico. In sostanza, il giardino, che complessivamente raggiungerebbe un'estensione di circa 30.000 mq, è articolato sulla contrapposizione tra una matrice geometrico-formale ed una serie di percorsi naturalistico-informali. In particolare, in merito l'assetto botanico, esso si coniuga con la dialettica formale-informale suddetta. Mentre gli alberi sempreverdi sottolineano l’impianto geometrico e l'aspetto ornamentale, la vegetazione caducifoglie caratterizza i percorsi naturalistici e l'aspetto “agreste”. L'obiettivo finale è, evidentemente, quello di creare una coincidentia oppositorum tra ordine geometrico (invariante) e libertà naturalistica (variabile con la mutevolezza delle stagioni).
2019
Progetti di Parchi a Napoli, il Verde Urbano / Buondonno, Emma. - (2019). (Intervento presentato al convegno VERDE URBANO Parchi realizzati, parchi progettati, parchi da restaurare tenutosi a Palazzo Zevallos Stigliano, Gallerie d'Italia, Via Toledo n. 185, Napoli nel 11 marzo 2019).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/746124
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