Così come accade in altre città mediterranee, anche Napoli vive attualmente il paradosso di affacciarsi sul mare ma non tessere un rapporto quotidiano e diretto con esso. Eppure, recenti esperienze di altri contesti urbani hanno dimostrato come la riqualificazione di alcuni tratti di fronte marittimo possa favorire un proficuo cambiamento delle relazioni tra la città e la costa, il tessuto urbano ed il porto, partendo da interessanti reinterpretazioni dello spazio e muovendosi in direzione di uno sviluppo economico, sociale ed urbanistico. Attraverso l’analisi di fonti documentarie (storiche, iconografiche, topografiche, urbanistiche) si seguiranno i cambiamenti che hanno portato il lungomare ed il porto (Posillipo, Mergellina, Molosiglio fino a Vigliena) a configurarsi prima come luoghi di traffici economici e scambi sociali e culturali, poi come aree urbane degradate e inaccessibili, per tornare in certi casi a costituire una delle parti più rinomate della città, restituite alla collettività.
Il waterfront urbano di Napoli: nuove connessioni tra terra e mare / DELLE DONNE, Barbara. - (2019), pp. 3297-3304.
Il waterfront urbano di Napoli: nuove connessioni tra terra e mare
Barbara Delle Donne
2019
Abstract
Così come accade in altre città mediterranee, anche Napoli vive attualmente il paradosso di affacciarsi sul mare ma non tessere un rapporto quotidiano e diretto con esso. Eppure, recenti esperienze di altri contesti urbani hanno dimostrato come la riqualificazione di alcuni tratti di fronte marittimo possa favorire un proficuo cambiamento delle relazioni tra la città e la costa, il tessuto urbano ed il porto, partendo da interessanti reinterpretazioni dello spazio e muovendosi in direzione di uno sviluppo economico, sociale ed urbanistico. Attraverso l’analisi di fonti documentarie (storiche, iconografiche, topografiche, urbanistiche) si seguiranno i cambiamenti che hanno portato il lungomare ed il porto (Posillipo, Mergellina, Molosiglio fino a Vigliena) a configurarsi prima come luoghi di traffici economici e scambi sociali e culturali, poi come aree urbane degradate e inaccessibili, per tornare in certi casi a costituire una delle parti più rinomate della città, restituite alla collettività.File | Dimensione | Formato | |
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