Siamo fatti di informazioni, sicuramente più che di acqua. Lo siamo da sempre, ma non lo sapevamo finché lo sviluppo della capacità di calcolo e di elaborazione non ci ha consentito di digitalizzare tutte le nostre attività. Oggi possiamo dire con assoluta evidenza che siamo cittadini a pieno titolo della data society. La datificazione della società ha senza dubbio aperto possibilità impensabili di migliorare la qualità della nostra vita ma pone anche delle sfide nuove per risolvere le quali non siamo ancora ben attrezzati. Come garantire che i dati non vengano usati per mettere in atto un controllo invasivo delle nostre vite? come evitare che gli algoritmi decidano per noi anche quando non lo vogliamo, come difendere la nostra libertà di espressione da cyber-elites tanto potenti quanto oscure. Questioni al centro dell’attenzione delle policy europee e del nuovo regolamento generale sulla privacy finalizzato ad aumentare la nostra capacità di controllo sull’insieme dei dati che ci rappresentano, tutelando l’accesso, il diritto all’oblio e alla portabilità dei dati. Con l’effetto di evidenziare però quanto grande sia ormai l’inconscio digitale che ci portiamo dietro, come la scia di una lumaca (De Kerckhove e Almedia 2013. Nelle pagine che seguono, illustrerò in maniera chiaramente semplificata e volutamente distopica alcune delle dimensioni sottostanti il rapporto fra rappresentazioni di noi in forma di dati e sfera pubblica nel tentativo di illuminare il cono d’ombra nel quale oggi la politica e la democrazia rischiano di essere confinate.

Digital persona, big data e sfera pubblica. Quali sfide per la democrazia che verrà / DE ROSA, Rosanna. - (2019). (Intervento presentato al convegno Giornata di studi su Internet e Democrazia organizzata dalla Stazione Anton Dohrn. Invited speaker tenutosi a Stazione Anton Dohrn, Napoli nel 11 gennaio 2019).

Digital persona, big data e sfera pubblica. Quali sfide per la democrazia che verrà

Rosanna De Rosa
Writing – Original Draft Preparation
2019

Abstract

Siamo fatti di informazioni, sicuramente più che di acqua. Lo siamo da sempre, ma non lo sapevamo finché lo sviluppo della capacità di calcolo e di elaborazione non ci ha consentito di digitalizzare tutte le nostre attività. Oggi possiamo dire con assoluta evidenza che siamo cittadini a pieno titolo della data society. La datificazione della società ha senza dubbio aperto possibilità impensabili di migliorare la qualità della nostra vita ma pone anche delle sfide nuove per risolvere le quali non siamo ancora ben attrezzati. Come garantire che i dati non vengano usati per mettere in atto un controllo invasivo delle nostre vite? come evitare che gli algoritmi decidano per noi anche quando non lo vogliamo, come difendere la nostra libertà di espressione da cyber-elites tanto potenti quanto oscure. Questioni al centro dell’attenzione delle policy europee e del nuovo regolamento generale sulla privacy finalizzato ad aumentare la nostra capacità di controllo sull’insieme dei dati che ci rappresentano, tutelando l’accesso, il diritto all’oblio e alla portabilità dei dati. Con l’effetto di evidenziare però quanto grande sia ormai l’inconscio digitale che ci portiamo dietro, come la scia di una lumaca (De Kerckhove e Almedia 2013. Nelle pagine che seguono, illustrerò in maniera chiaramente semplificata e volutamente distopica alcune delle dimensioni sottostanti il rapporto fra rappresentazioni di noi in forma di dati e sfera pubblica nel tentativo di illuminare il cono d’ombra nel quale oggi la politica e la democrazia rischiano di essere confinate.
2019
Digital persona, big data e sfera pubblica. Quali sfide per la democrazia che verrà / DE ROSA, Rosanna. - (2019). (Intervento presentato al convegno Giornata di studi su Internet e Democrazia organizzata dalla Stazione Anton Dohrn. Invited speaker tenutosi a Stazione Anton Dohrn, Napoli nel 11 gennaio 2019).
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