L’esigenza preminente di effettività della tutela del patrimonio culturale richiede un’opera di armonizzazione della risposta extrapenale e penale non più rinviabile; nonché la semplificazione delle procedure di restituzione dei beni culturali illecitamente sottratti ai rispettivi Paesi d’origine. L’attenzione va richiamata sugli effetti processuali del meccanismo presuntivo secondo cui tutto ciò che si trova nel sottosuolo è a titolo originario di proprietà dello Stato; ciò consente di superare ogni altra successiva contrattazione illecita del bene, sottoponendolo a confisca obbligatoria su base restitutoria. Essa si applica anche quando il procedimento penale ha come epilogo una sentenza di proscioglimento o un decreto di archiviazione. In buona sostanza, una volta definito il procedimento penale con archiviazione, gli oggetti d'interesse artistico, storico o archeologico, devono essere restituiti allo Stato sia in caso di positiva verifica del loro "interesse culturale", sia qualora la verifica abbia avuto esito negativo e il detentore non fornito prova della legittimità della detenzione. In sintesi, il giudizio d'infondatezza della notizia di reato non impedisce l'operatività della presunzione della loro appartenenza al patrimonio indisponibile dello Stato, ovvero al demanio pubblico.

Traffico illecito di beni culturali e processo penale / Iasevoli, Clelia. - (2018). (Intervento presentato al convegno Archeologia ferita. Lotta al traffico illecito e alla distruzione dei beni culturali tenutosi a Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Napoli Federico II, aula A1 nel 10 dicembre 2018).

Traffico illecito di beni culturali e processo penale

Clelia Iasevoli
2018

Abstract

L’esigenza preminente di effettività della tutela del patrimonio culturale richiede un’opera di armonizzazione della risposta extrapenale e penale non più rinviabile; nonché la semplificazione delle procedure di restituzione dei beni culturali illecitamente sottratti ai rispettivi Paesi d’origine. L’attenzione va richiamata sugli effetti processuali del meccanismo presuntivo secondo cui tutto ciò che si trova nel sottosuolo è a titolo originario di proprietà dello Stato; ciò consente di superare ogni altra successiva contrattazione illecita del bene, sottoponendolo a confisca obbligatoria su base restitutoria. Essa si applica anche quando il procedimento penale ha come epilogo una sentenza di proscioglimento o un decreto di archiviazione. In buona sostanza, una volta definito il procedimento penale con archiviazione, gli oggetti d'interesse artistico, storico o archeologico, devono essere restituiti allo Stato sia in caso di positiva verifica del loro "interesse culturale", sia qualora la verifica abbia avuto esito negativo e il detentore non fornito prova della legittimità della detenzione. In sintesi, il giudizio d'infondatezza della notizia di reato non impedisce l'operatività della presunzione della loro appartenenza al patrimonio indisponibile dello Stato, ovvero al demanio pubblico.
2018
Traffico illecito di beni culturali e processo penale / Iasevoli, Clelia. - (2018). (Intervento presentato al convegno Archeologia ferita. Lotta al traffico illecito e alla distruzione dei beni culturali tenutosi a Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Napoli Federico II, aula A1 nel 10 dicembre 2018).
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