Lo sviluppo della ricerca linguistica in Italia nel Novecento è stato a lungo segnato dal confronto tra il pensiero storicistico, nelle sue varie manifestazioni linguistiche (in particolare, la linea dell’“individualismo” di ascendenza schuchardtiana) e indirettamente filosofiche (l’idealismo crociano e in modo ancora più mediato lo storicismo tedesco), e le correnti strutturalistiche maturate in Europa tra le due guerre e in seguito. Nei primi decenni del secolo scorso l’interazione di queste componenti ha caratterizzato il più ampio orizzonte del dibattito di vari paesi europei ed americani, con tempi, modalità e articolazioni difformi, in rapporto ai diversi retroterra culturali e scientifici. In Italia essa ha trovato espressione in assimilazioni, reazioni e adattamenti peculiari da parte di figure di primo piano dell’ambiente accademico, come Terracini, Migliorini, Devoto, Pagliaro, Pisani, Nencioni, Contini, su cui le indagini storiografiche contemporanee hanno giustamente richiamato l’attenzione. Diversi per formazione, interessi e percorsi di vita, questi studiosi hanno dato voce, ciascuno secondo una linea autonoma e originale, alla problematica composizione tra una visione delle lingue come fenomeni del mondo storico, in cui tanta parte hanno le soggettività individuali e le loro comunità di vita, e le rappresentazioni delle lingue come sistemi di schemi virtuali, contemplati attraverso procedimenti di astrazione dagli individui storici che ne sono utenti. Nelle diverse soluzioni elaborate a livello di riflessione di linguistica generale e nelle concrete metodologie e prassi analitiche, gli studiosi italiani menzionati hanno sviluppato posizioni meditatamente storicistiche, improntate nel complesso ad una certa apertura critica e indipendenza rispetto al panorama idealistico e strutturalistico della loro epoca, non senza ripensamenti e riformulazioni che costituiscono testimonianze di notevole interesse storiografico. Nei loro lavori è possibile riscontrare una ricezione non meccanica né monocorde delle idee linguistiche al centro del dibattito europeo, che riflette non solo fasi diverse della ricerca, ma anche percorsi di elaborazione del tutto personali, benché non privi di apertura ad un intenso dialogo sotto traccia con altri punti di vista del contesto italiano ed internazionale. L’esame presuppone inevitabilmente la considerazione integrata non solo delle rappresentazioni teoriche e delle ideologie riflesse nelle varie posizioni, ma anche del quadro storico e culturale italiano del primo cinquantennio del secolo e a ridosso degli anni ‘60. Sembra possibile in definitiva identificare una “via italiana” alla composizione del complesso rapporto tra idee dello storicismo e dello strutturalismo, ricostruibile attraverso l’esame di alcune nozioni chiave, come ‘individuo’, ‘nazione’, ‘comunità linguistica’, ‘tradizione’, ‘sistema’, ‘stile’, e di aspetti delle concrete analisi condotte dai vari studiosi. Questa “via italiana” che si delinea nei primi decenni del Novecento mostra alcuni aspetti durevoli, che caratterizzeranno lo sviluppo delle discipline linguistiche in Italia, ed in particolare della linguistica generale e della sociolinguistica.

Storicismo e strutturalismo nella linguistica italiana del Novecento: per un recupero dell'identità della linguistica italiana / Sornicola, Rosanna. - 63:(2018), pp. 49-112.

Storicismo e strutturalismo nella linguistica italiana del Novecento: per un recupero dell'identità della linguistica italiana

rosanna sornicola
2018

Abstract

Lo sviluppo della ricerca linguistica in Italia nel Novecento è stato a lungo segnato dal confronto tra il pensiero storicistico, nelle sue varie manifestazioni linguistiche (in particolare, la linea dell’“individualismo” di ascendenza schuchardtiana) e indirettamente filosofiche (l’idealismo crociano e in modo ancora più mediato lo storicismo tedesco), e le correnti strutturalistiche maturate in Europa tra le due guerre e in seguito. Nei primi decenni del secolo scorso l’interazione di queste componenti ha caratterizzato il più ampio orizzonte del dibattito di vari paesi europei ed americani, con tempi, modalità e articolazioni difformi, in rapporto ai diversi retroterra culturali e scientifici. In Italia essa ha trovato espressione in assimilazioni, reazioni e adattamenti peculiari da parte di figure di primo piano dell’ambiente accademico, come Terracini, Migliorini, Devoto, Pagliaro, Pisani, Nencioni, Contini, su cui le indagini storiografiche contemporanee hanno giustamente richiamato l’attenzione. Diversi per formazione, interessi e percorsi di vita, questi studiosi hanno dato voce, ciascuno secondo una linea autonoma e originale, alla problematica composizione tra una visione delle lingue come fenomeni del mondo storico, in cui tanta parte hanno le soggettività individuali e le loro comunità di vita, e le rappresentazioni delle lingue come sistemi di schemi virtuali, contemplati attraverso procedimenti di astrazione dagli individui storici che ne sono utenti. Nelle diverse soluzioni elaborate a livello di riflessione di linguistica generale e nelle concrete metodologie e prassi analitiche, gli studiosi italiani menzionati hanno sviluppato posizioni meditatamente storicistiche, improntate nel complesso ad una certa apertura critica e indipendenza rispetto al panorama idealistico e strutturalistico della loro epoca, non senza ripensamenti e riformulazioni che costituiscono testimonianze di notevole interesse storiografico. Nei loro lavori è possibile riscontrare una ricezione non meccanica né monocorde delle idee linguistiche al centro del dibattito europeo, che riflette non solo fasi diverse della ricerca, ma anche percorsi di elaborazione del tutto personali, benché non privi di apertura ad un intenso dialogo sotto traccia con altri punti di vista del contesto italiano ed internazionale. L’esame presuppone inevitabilmente la considerazione integrata non solo delle rappresentazioni teoriche e delle ideologie riflesse nelle varie posizioni, ma anche del quadro storico e culturale italiano del primo cinquantennio del secolo e a ridosso degli anni ‘60. Sembra possibile in definitiva identificare una “via italiana” alla composizione del complesso rapporto tra idee dello storicismo e dello strutturalismo, ricostruibile attraverso l’esame di alcune nozioni chiave, come ‘individuo’, ‘nazione’, ‘comunità linguistica’, ‘tradizione’, ‘sistema’, ‘stile’, e di aspetti delle concrete analisi condotte dai vari studiosi. Questa “via italiana” che si delinea nei primi decenni del Novecento mostra alcuni aspetti durevoli, che caratterizzeranno lo sviluppo delle discipline linguistiche in Italia, ed in particolare della linguistica generale e della sociolinguistica.
2018
9788868971380
Storicismo e strutturalismo nella linguistica italiana del Novecento: per un recupero dell'identità della linguistica italiana / Sornicola, Rosanna. - 63:(2018), pp. 49-112.
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