Il tratto più caratterizzante dell’esperienza grafica di Leonardo da Vinci è l'abitudine di scrivere non da sinistra a destra, ma da destra a sinistra. Tale attitudine viene comunemente spiegata con la tendenza, assai comune nei mancini a rovesciare mentalmente i caratteri e i segni che devono riprodurre. Leonardo, tuttavia, sapeva scrivere anche da sinistra a destra, secondo quanto attestato da un buon numero di attestazioni autografe. Il contributo presenta la prima indagine sistematica su quella che potrebbe essere definita la sua «seconda scrittura», soffermandosi sulle caratteristiche grafiche delle pagine vinciane destrorse, sul loro livello esecutivo e sul peso numerico che hanno avuto all'interno del vastissimo complesso delle carte leonardesche. L'esito di queste verifiche è costituito dall'esame di 62 testimonianze distribuite in un arco cronologico ampio, disteso per circa trent'anni; nell'ultima parte si propongono alcune considerazioni sulle funzioni che Leonardo assegnava alle scritture destrorse; in molti casi egli voleva favorire la leggibilità, ma vi sono diversi casi di testimonianze che non rientrano in una casistica di tal genere. Quanto, infine, alle modalità esecutive, alcuni indizi di carattere paleografico inducono a privilegiare l'ipotesi che esse fossero vergate con la mano destra e non con la sinistra; da qui alcune conseguenze di non poco momento sul cruciale tema dell'educazione grafica vinciana.
Da sinistra a destra: la “seconda scrittura” di Leonardo / Cursi, Marco. - (2018), pp. 179-195.
Da sinistra a destra: la “seconda scrittura” di Leonardo
Cursi, Marco
2018
Abstract
Il tratto più caratterizzante dell’esperienza grafica di Leonardo da Vinci è l'abitudine di scrivere non da sinistra a destra, ma da destra a sinistra. Tale attitudine viene comunemente spiegata con la tendenza, assai comune nei mancini a rovesciare mentalmente i caratteri e i segni che devono riprodurre. Leonardo, tuttavia, sapeva scrivere anche da sinistra a destra, secondo quanto attestato da un buon numero di attestazioni autografe. Il contributo presenta la prima indagine sistematica su quella che potrebbe essere definita la sua «seconda scrittura», soffermandosi sulle caratteristiche grafiche delle pagine vinciane destrorse, sul loro livello esecutivo e sul peso numerico che hanno avuto all'interno del vastissimo complesso delle carte leonardesche. L'esito di queste verifiche è costituito dall'esame di 62 testimonianze distribuite in un arco cronologico ampio, disteso per circa trent'anni; nell'ultima parte si propongono alcune considerazioni sulle funzioni che Leonardo assegnava alle scritture destrorse; in molti casi egli voleva favorire la leggibilità, ma vi sono diversi casi di testimonianze che non rientrano in una casistica di tal genere. Quanto, infine, alle modalità esecutive, alcuni indizi di carattere paleografico inducono a privilegiare l'ipotesi che esse fossero vergate con la mano destra e non con la sinistra; da qui alcune conseguenze di non poco momento sul cruciale tema dell'educazione grafica vinciana.File | Dimensione | Formato | |
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