Dewey è stato definito da Visalberghi “il filosofo dello spirito scientifico” e indubbiamente il riferimento alla scienza è centrale nella speculazione del pensatore americano. Bisogna tuttavia precisare cosa Dewey intenda per “scienza” per poter comprendere appieno le implicazioni filosofiche e pedagogiche del suo pensiero. In un famoso passaggio di Experience and Nature egli precisa che la scienza non è solo una istanza conoscitiva rigorosa, che fa riferimento a procedure di verifica e criteri di validità, ma è anche una istanza di sviluppo umano e sociale, nella misura in cui rinvia ad una comprensione degli eventi in tutta la loro complessità e fornisce strumentalità per intervenire nei diversi campi di esperienza umana. Dewey era interessato sia ai risultati del progresso scientifico come strumenti tecnologici funzionali all’avanzamento della ricerca individuale e collettiva, sia al metodo dell’indagine scientifica intesa come matrice cognitiva utile a modellare le attitudini e gli approcci ai problemi sociali. Nel pensiero deweyano la scienza non è vista come entità astratta, ma come postura epistemologica, come matrice metodologica e come impegno conoscitivo, ed in questo senso rappresenta un potente volano di sviluppo umano e sociale. Il filosofo americano, tuttavia, non credeva che il progresso scientifico potesse condurre alla crescita sociale senza il riferimento a fini morali da tenere in vista. In questa prospettiva esiste un nesso estremamente forte tra l’idea deweyana di scienza e quella di democrazia intesa non come forma di governo, ma come impegno condiviso nella ricerca di soluzioni ai problemi di tutti, attraverso l’uso di strumenti esplorativi e conoscitivi scientificamente validati. La scienza è un elemento essenziale alla realizzazione del progresso sociale e della democrazia, ma una organizzazione democratica della società è a sua volta la precondizione per un autentico sviluppo della ricerca scientifica. Secondo Dewey il metodo della ricerca scientifica ed il metodo della democrazia sono due abiti di pensiero che sostengono forme di azione intelligente e rinviano costantemente l’uno all’altro. In Creative Democracy, the task before us che è il testamento pedagogico, politico e morale di Dewey, il pensatore americano chiarisce in modo approfondito la stretta relazione intercorrente tra ricerca scientifica e democrazia: “comparata ad alti modi di vivere la democrazia è l’unica forma di vita associata in cui si crede con tutto il cuore nel processo dell’esperienze come fine e come mezzo e che è in grado di generare una scienza riconosciuta come la sola autorità da cui dipende l’indirizzo delle esperienze future” (LW.14:230). Una società democratica è aperta di mente, costantemente impegnata nella ricerca, auto-correttiva e moralmente impegnata nel favorire la crescita di tutti i suoi membri, ma può mantenersi in vitasolo attraverso la coltivazione di comunità al cui interno vi sia un uso sistematico di forme di intelligenza cooperativa in funzione della promozione di una cultura condivisa, di un senso del bene comune, di un impegno di tutti per la realizzazione delle migliori condizioni di vita per tutti e per ciascuno, e questa visione è estremamente profetica se la applichiamo agli scenari economici, politici e sociali del mondo in cui viviamo.

La fiducia nella funzione della scienza come agente di sviluppo sociale. Una prospettiva deweyana / Striano, Maura. - (2018). (Intervento presentato al convegno Sulla fiducia. Dall’esperienza delle relazioni umane alle pratiche della ricerca tenutosi a Università Cattolica di Milano nel 21 settembre 2018).

La fiducia nella funzione della scienza come agente di sviluppo sociale. Una prospettiva deweyana

Maura Striano
Conceptualization
2018

Abstract

Dewey è stato definito da Visalberghi “il filosofo dello spirito scientifico” e indubbiamente il riferimento alla scienza è centrale nella speculazione del pensatore americano. Bisogna tuttavia precisare cosa Dewey intenda per “scienza” per poter comprendere appieno le implicazioni filosofiche e pedagogiche del suo pensiero. In un famoso passaggio di Experience and Nature egli precisa che la scienza non è solo una istanza conoscitiva rigorosa, che fa riferimento a procedure di verifica e criteri di validità, ma è anche una istanza di sviluppo umano e sociale, nella misura in cui rinvia ad una comprensione degli eventi in tutta la loro complessità e fornisce strumentalità per intervenire nei diversi campi di esperienza umana. Dewey era interessato sia ai risultati del progresso scientifico come strumenti tecnologici funzionali all’avanzamento della ricerca individuale e collettiva, sia al metodo dell’indagine scientifica intesa come matrice cognitiva utile a modellare le attitudini e gli approcci ai problemi sociali. Nel pensiero deweyano la scienza non è vista come entità astratta, ma come postura epistemologica, come matrice metodologica e come impegno conoscitivo, ed in questo senso rappresenta un potente volano di sviluppo umano e sociale. Il filosofo americano, tuttavia, non credeva che il progresso scientifico potesse condurre alla crescita sociale senza il riferimento a fini morali da tenere in vista. In questa prospettiva esiste un nesso estremamente forte tra l’idea deweyana di scienza e quella di democrazia intesa non come forma di governo, ma come impegno condiviso nella ricerca di soluzioni ai problemi di tutti, attraverso l’uso di strumenti esplorativi e conoscitivi scientificamente validati. La scienza è un elemento essenziale alla realizzazione del progresso sociale e della democrazia, ma una organizzazione democratica della società è a sua volta la precondizione per un autentico sviluppo della ricerca scientifica. Secondo Dewey il metodo della ricerca scientifica ed il metodo della democrazia sono due abiti di pensiero che sostengono forme di azione intelligente e rinviano costantemente l’uno all’altro. In Creative Democracy, the task before us che è il testamento pedagogico, politico e morale di Dewey, il pensatore americano chiarisce in modo approfondito la stretta relazione intercorrente tra ricerca scientifica e democrazia: “comparata ad alti modi di vivere la democrazia è l’unica forma di vita associata in cui si crede con tutto il cuore nel processo dell’esperienze come fine e come mezzo e che è in grado di generare una scienza riconosciuta come la sola autorità da cui dipende l’indirizzo delle esperienze future” (LW.14:230). Una società democratica è aperta di mente, costantemente impegnata nella ricerca, auto-correttiva e moralmente impegnata nel favorire la crescita di tutti i suoi membri, ma può mantenersi in vitasolo attraverso la coltivazione di comunità al cui interno vi sia un uso sistematico di forme di intelligenza cooperativa in funzione della promozione di una cultura condivisa, di un senso del bene comune, di un impegno di tutti per la realizzazione delle migliori condizioni di vita per tutti e per ciascuno, e questa visione è estremamente profetica se la applichiamo agli scenari economici, politici e sociali del mondo in cui viviamo.
2018
La fiducia nella funzione della scienza come agente di sviluppo sociale. Una prospettiva deweyana / Striano, Maura. - (2018). (Intervento presentato al convegno Sulla fiducia. Dall’esperienza delle relazioni umane alle pratiche della ricerca tenutosi a Università Cattolica di Milano nel 21 settembre 2018).
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