Si può ravvisare una linea comune nell’architettura spagnola del Novecento, capace di coniugare la modernità con suggestioni mediterranee e tradizione popolare, una linea esistente al netto di esperienze di segno diverso, dal tipo dei grandi condomini urbani ai filoni post-modernisti e poi rossiani. Questa continuità, come già sottolineato, va in parte legata alla condizione di isolamento vissuta dalla Spagna fino al 1975, che ha creato le premesse di fenomeni peculiari nel mondo della disciplina architettonica: la mancanza di sperimentalismi autoreferenziali e l’insistenza su temi intimisti legati alla cultura popolare. Se non è possibile porre sullo stesso piano Mercadal, Sert, Coderch e Campo Baeza, appare legittimo ravvisare rimandi e giochi di sponda quale riflesso di una ricerca disciplinare orientata verso una modernità non ortodossa, ben consapevole dei modelli internazionali ma legata alla realtà materiale della tradizione. Ciò vale per l’avanguardismo pioneristico degli anni Venti e Trenta, come per la fase postbellica, per quella del declino del franchismo e anche per certa parte della cultura architettonica contemporanea.
Spagna 1925-1975: modernità, tradizione e Mediterraneo / Maglio, Andrea. - 4:(2018), pp. 143-154.
Spagna 1925-1975: modernità, tradizione e Mediterraneo
Andrea Maglio
2018
Abstract
Si può ravvisare una linea comune nell’architettura spagnola del Novecento, capace di coniugare la modernità con suggestioni mediterranee e tradizione popolare, una linea esistente al netto di esperienze di segno diverso, dal tipo dei grandi condomini urbani ai filoni post-modernisti e poi rossiani. Questa continuità, come già sottolineato, va in parte legata alla condizione di isolamento vissuta dalla Spagna fino al 1975, che ha creato le premesse di fenomeni peculiari nel mondo della disciplina architettonica: la mancanza di sperimentalismi autoreferenziali e l’insistenza su temi intimisti legati alla cultura popolare. Se non è possibile porre sullo stesso piano Mercadal, Sert, Coderch e Campo Baeza, appare legittimo ravvisare rimandi e giochi di sponda quale riflesso di una ricerca disciplinare orientata verso una modernità non ortodossa, ben consapevole dei modelli internazionali ma legata alla realtà materiale della tradizione. Ciò vale per l’avanguardismo pioneristico degli anni Venti e Trenta, come per la fase postbellica, per quella del declino del franchismo e anche per certa parte della cultura architettonica contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.