Il 15 ottobre 1652, con la bolla Instaurandae regularis disciplinae emanata da Innocenzo X veniva decretata a livello peninsulare la soppressione di 1624 conventi, vale a dire quelli per i quali non erano state ravvisate le condizioni economiche in grado di garantire il sostentamento di almeno sei religiosi e, di conseguenza, rispettare l’osservanza regolare. Di questi, 783 (pari al 48% del totale) erano situati nel Mezzogiorno d’Italia. Si cerca di comprendere cosa indusse il pontefice ad avviare un processo che si sarebbe rivelato molto più complesso del previsto e se ci furono realmente i cambiamenti nella vita monastica.
“Extinguimus, supprimimus, et abolemus”. Innocenzo X e la riforma monastica nel Mezzogiorno / Campanelli, Marcella. - (2017). (Intervento presentato al convegno Nella genesi dei progetti: con le migliori intenzioni; con le peggiori intenzioni; al di là di ogni intenzione tenutosi a Venezia. Istituto della società e dello Stato Veneziano presso la Fondazione G. Cini nel 15- 17 maggio).
“Extinguimus, supprimimus, et abolemus”. Innocenzo X e la riforma monastica nel Mezzogiorno.
marcella campanelli
2017
Abstract
Il 15 ottobre 1652, con la bolla Instaurandae regularis disciplinae emanata da Innocenzo X veniva decretata a livello peninsulare la soppressione di 1624 conventi, vale a dire quelli per i quali non erano state ravvisate le condizioni economiche in grado di garantire il sostentamento di almeno sei religiosi e, di conseguenza, rispettare l’osservanza regolare. Di questi, 783 (pari al 48% del totale) erano situati nel Mezzogiorno d’Italia. Si cerca di comprendere cosa indusse il pontefice ad avviare un processo che si sarebbe rivelato molto più complesso del previsto e se ci furono realmente i cambiamenti nella vita monastica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.