Vedere come una città e le trasformazioni dello spazio giuridico urbano: pratiche di ostilità e prospettive di emancipazione

Partendo dall'espressione vedere come una città e dall'applicazione che di essa può essere fatta negli studi giuridici, si cercherà di problematizzare il rapporto tra ambiente urbano costruito e vissuto. A questo fine si analizzeranno esempi significativi di particolari pratiche di rivendicazione, protezione e implementazione dei diritti oltre che delle corrispondenti in negativo e spesso prevalenti, pratiche di negazione, violazione degli stessi e omissione dei relativi doveri. Muovendo dalla traccia del workshop relativa alla relazione tra diritto,spazio e architettura che concorrono a rendere vulnerabili determinate classi di soggetti, si propone una lettura che cerca di far emergere la dimensione giuridica di nuove tendenze in materia di regolazione dell'accesso allo spazio pubblico, all'adozione di un disegno architettonico ostile nei confronti di alcune soggettività urbane, dei conflitti sulla proprietà della street art e sulla smaterializzazione dello spazio nella smart city.