Oltre il moderno. Antonio Bonet, Atelier per Artisti a Buenos Aires

Oltre il moderno. Antonio Bonet, Atelier per Artisti a Buenos Aires Antonio Bonet, architetto catalano nato a Barcellona il 13 agosto del 1913, pur vivendo in una stagione difficile per l'Europa, con la Guerra Civile spagnola in casa e la devastante Guerra Mondiale nel vecchio continente, ha avuto la fortuna di incontrare sulla sua strada alcuni maestri indiscussi, di partecipare ad alcune occasioni epocali, di emigrare in Paesi in una fase di sviluppo economico e culturale. La prima opera importante di Antonio Bonet a Buenos Aires è l'Atelier per Artisti all'incrocio tra calle Paraguay e calle Suipacha che può essere considerato come la formalizzazione concreta dei principi espressi nel Manifesto Austral. Tale manufatto rappresenta il nodo tra gli anni di studio e apprendistato, l'esperienza diretta con i maestri, lo studio del loro lavoro, la coscienza dell'importanza della rivoluzione espressa dal Moderno e l'esigenza di ritornare allo spirito fondativo del Razionalismo ponendosi, tuttavia, criticamente verso la declinazione scolastica del suo linguaggio. La piccola costruzione ad angolo, nella parte più centrale della grande Buenos Aires, vuole essere moderna nella sua essenza senza essere una banale declinazione degli stilemi del movimento usati, e abusati, evitando soluzioni formali consolidate, declinate a prescindere dai contenuti spaziali e funzionali. Tale progetto interpreta appieno la volontà dei giovani del gruppo di contaminare le forme geometriche pure e razionali con suggestioni desunte dalla corrente artistica del Surrealismo, contrapponendo linee morbide ed avvolgenti allo schematismo di un ordine geometrico riconoscibile; mette in crisi il termine funzionalismo, ricercando soluzioni non tipologiche per rispondere alle esigenze abitative del tempo e indagando a fondo le necessità abitative legate alle attività umane.