La volontà del minore ed i "gravi motivi" di cui all'art. 84 cod. civ.

Il Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta, in particolare alla luce dei principi della Convenzione di Strasburgo del 25 gennaio 1996 (ratificata dall'Italia con legge 20 marzo 2003, n. 77), si è pronunciato a favore di una piena valorizzazione dell’opinione del minore nubendo, se adeguatamente maturo, così da imporre un’interpretazione restrittiva della nozione di “gravi motivi”, di cui al 2° comma dell’art. 84 cod. civ. Per il Tribunale, allora, l’ammissione al matrimonio potrebbe essere negata solo nei casi in cui si accerti in concreto che la manifestazione di volontà per conseguire la relativa autorizzazione, in dipendenza di condizionamenti subiti, risulti essere stata viziata. La soluzione in tal senso offerta viene esaminata nell'ottica della sua conformità alla tendenza in atto nell'ordinamento in tema di rilevanza della volontà del minore in ordine alle sue vicende esistenziali.