Il testo, una recensione in forma di saggio, passa in rassegna critica due testi capitali della riflessione di uno degli psicoanalisti italiani più raffinati e interessanti, Sergio Finzi (fondatore, tra l'altro, insieme a Virginia Finzi Ghisi, di una delle riviste più importanti del '900 italiano: «Il piccolo Hans», uscito per più di vent'anni, poi 'trasformato', sempre per le cure di S. Finzi e V. Finzi Ghisi, in un'altra rivista 'presentata da «Il piccolo Hans»: «Il cefalopodo», a sua volta 'produttore' della rivista dell' «Ambulatorio dei bambini» [sede dell'associazione "La pratica freudiana"), «Ambulatorio. Nuove forme dell'operare psicoanalitico»). I testi: «Nevrosi di guerra in tempo di pace» (riedizione ampliata di un libro uscito nel 1989, presso l'editore Dedalo di Bari) e «Le giunture del sogno», sono come si diceva i 'volumi-chiave' della «teoria e pratica clinica» dello psicoanalista milanese. Nel primo, oltre a individuare una «nuova specie della clinica» (quella detta nel titolo del volume) viene proposta una lettura fortemente innovativa del pensiero di Darwin (e della connessione che un tale pensiero ha in Freud), tale che questa lettura spinge l'autore a presentare una «nuova scienza del soggetto» che ha nel 'giunto' con la Natura il suo fondamento non-soggettivistico e la sua possibilità 'clinica. Nel secondo, il testo dedicato al sogno, è anch'esso a suo modo un libro "rivoluzionario", perché radicalizzando, in maniera assolutamente singolare e non da copista, il pensiero dell'ultimo Freud sulla' importanza del «sogno manifesto», produce una «onirica more geometrico demonstrata» che detronizza il 'soggetto' del sogno dal suo 'desiderio' iperindividualistico di essere signore del sogno e lo spinge-fuori-di sé verso la dimensione del Sogno pensata, come recita il titolo del libro, nella prospettiva della «giuntura», tra natura e società, tra individuo e società...indicando così al lettore un nuovo «modo» di «vivere il sogno»: indice della natura rerum e struttura fondativa del "legame sociale".

Se l’uomo a volte non chiudesse sovranamente gli occhi... (Intorno a Le giunture del sogno e Nevrosi di guerra in tempo di pace di S. Finzi) / Papparo, FELICE CIRO. - 1:(2018), pp. 115-135.

Se l’uomo a volte non chiudesse sovranamente gli occhi... (Intorno a Le giunture del sogno e Nevrosi di guerra in tempo di pace di S. Finzi)

Felice Ciro Papparo
2018

Abstract

Il testo, una recensione in forma di saggio, passa in rassegna critica due testi capitali della riflessione di uno degli psicoanalisti italiani più raffinati e interessanti, Sergio Finzi (fondatore, tra l'altro, insieme a Virginia Finzi Ghisi, di una delle riviste più importanti del '900 italiano: «Il piccolo Hans», uscito per più di vent'anni, poi 'trasformato', sempre per le cure di S. Finzi e V. Finzi Ghisi, in un'altra rivista 'presentata da «Il piccolo Hans»: «Il cefalopodo», a sua volta 'produttore' della rivista dell' «Ambulatorio dei bambini» [sede dell'associazione "La pratica freudiana"), «Ambulatorio. Nuove forme dell'operare psicoanalitico»). I testi: «Nevrosi di guerra in tempo di pace» (riedizione ampliata di un libro uscito nel 1989, presso l'editore Dedalo di Bari) e «Le giunture del sogno», sono come si diceva i 'volumi-chiave' della «teoria e pratica clinica» dello psicoanalista milanese. Nel primo, oltre a individuare una «nuova specie della clinica» (quella detta nel titolo del volume) viene proposta una lettura fortemente innovativa del pensiero di Darwin (e della connessione che un tale pensiero ha in Freud), tale che questa lettura spinge l'autore a presentare una «nuova scienza del soggetto» che ha nel 'giunto' con la Natura il suo fondamento non-soggettivistico e la sua possibilità 'clinica. Nel secondo, il testo dedicato al sogno, è anch'esso a suo modo un libro "rivoluzionario", perché radicalizzando, in maniera assolutamente singolare e non da copista, il pensiero dell'ultimo Freud sulla' importanza del «sogno manifesto», produce una «onirica more geometrico demonstrata» che detronizza il 'soggetto' del sogno dal suo 'desiderio' iperindividualistico di essere signore del sogno e lo spinge-fuori-di sé verso la dimensione del Sogno pensata, come recita il titolo del libro, nella prospettiva della «giuntura», tra natura e società, tra individuo e società...indicando così al lettore un nuovo «modo» di «vivere il sogno»: indice della natura rerum e struttura fondativa del "legame sociale".
2018
978-88-6887-041-6
Se l’uomo a volte non chiudesse sovranamente gli occhi... (Intorno a Le giunture del sogno e Nevrosi di guerra in tempo di pace di S. Finzi) / Papparo, FELICE CIRO. - 1:(2018), pp. 115-135.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
diffrazioni_ONLINE.pdf

accesso aperto

Descrizione: Saggio in volume
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 1.15 MB
Formato Adobe PDF
1.15 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/723012
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact