Gli ebrei italiani in fuga dalle persecuzioni razziali trovarono in Argentina una comunità italiana numerosa, introdotta in tutti i settori sociali e diffusa capillarmente in ogni provincia del paese. Già dagli anni immediatamente successivi al raggiungimento dell’indipendenza e almeno fino alla fine del XIX secolo l’Argentina aveva infatti promosso con continuità una politica di estremo favore nei confronti dell’immigrazione europea. Il risultato di tale azione, politica, giuridica e culturale, fu molto positivo: i quasi quattro milioni di lavoratori che entrarono nel territorio rioplatense nel corso dell’Ottocento, metà dei quali provenienti dall’Italia, furono in generale ben accolti dagli argentini. Tuttavia il processo di integrazione degli italiani nella società argentina fu tutt’altro che lineare e agevole: dall’ultimo ventennio del XIX secolo, infatti, l’oligarchia locale cominciò a manifestare forme di xenofobia che si condensarono nei primi provvedimenti legislativi (1902 e 1910) di restrizione all’immigrazione. La preoccupazione di importare in Argentina il “conflitto di classe” attraverso l’introduzione nel suo territorio di operai abituati alle rivendicazioni sindacali, unita all’avversione verso i successi economici e finanziari dei grandi imprenditori italiani, portò il patriziato argentino a sostenere una “rivoluzione igienica” che doveva “ripulire” le città dagli elementi pericolosi e antisociali. Tale progetto fu realizzato grazie alla penetrazione, in ambito giuridico e medico, della criminologia di origine lombrosiana che contribuì, paradossalmente, alla diffusione di stereotipi negativi riguardo agli italiani e agli ebrei; fu inoltre alimentato e divulgato dalla nuova letteratura naturalista (Argerich, Cambaceres, L. V. López, Martel) orientata difendere la “purezza” dell’”uomo argentino”.

Gli Ebrei italiani in Argentina prima delle leggi razziali: alle origini di una doppia criminalizzazione / Rotondo, Francesco. - (2018). (Intervento presentato al convegno Leggi razziali (1938): pratiche e testimonianze degli ebrei italiani esiliati/Leyes raciales: prácticas y testimonios de los judíos italia­ nos exiliados tenutosi a MUNTREF ­Museo de la Inmigración (sede antiguo Hotel de Inmigrantes). Av. Antártida Argentina 1355 (BUENOS AIRES) nel 4/05/2018).

Gli Ebrei italiani in Argentina prima delle leggi razziali: alle origini di una doppia criminalizzazione

Francesco Rotondo
2018

Abstract

Gli ebrei italiani in fuga dalle persecuzioni razziali trovarono in Argentina una comunità italiana numerosa, introdotta in tutti i settori sociali e diffusa capillarmente in ogni provincia del paese. Già dagli anni immediatamente successivi al raggiungimento dell’indipendenza e almeno fino alla fine del XIX secolo l’Argentina aveva infatti promosso con continuità una politica di estremo favore nei confronti dell’immigrazione europea. Il risultato di tale azione, politica, giuridica e culturale, fu molto positivo: i quasi quattro milioni di lavoratori che entrarono nel territorio rioplatense nel corso dell’Ottocento, metà dei quali provenienti dall’Italia, furono in generale ben accolti dagli argentini. Tuttavia il processo di integrazione degli italiani nella società argentina fu tutt’altro che lineare e agevole: dall’ultimo ventennio del XIX secolo, infatti, l’oligarchia locale cominciò a manifestare forme di xenofobia che si condensarono nei primi provvedimenti legislativi (1902 e 1910) di restrizione all’immigrazione. La preoccupazione di importare in Argentina il “conflitto di classe” attraverso l’introduzione nel suo territorio di operai abituati alle rivendicazioni sindacali, unita all’avversione verso i successi economici e finanziari dei grandi imprenditori italiani, portò il patriziato argentino a sostenere una “rivoluzione igienica” che doveva “ripulire” le città dagli elementi pericolosi e antisociali. Tale progetto fu realizzato grazie alla penetrazione, in ambito giuridico e medico, della criminologia di origine lombrosiana che contribuì, paradossalmente, alla diffusione di stereotipi negativi riguardo agli italiani e agli ebrei; fu inoltre alimentato e divulgato dalla nuova letteratura naturalista (Argerich, Cambaceres, L. V. López, Martel) orientata difendere la “purezza” dell’”uomo argentino”.
2018
Gli Ebrei italiani in Argentina prima delle leggi razziali: alle origini di una doppia criminalizzazione / Rotondo, Francesco. - (2018). (Intervento presentato al convegno Leggi razziali (1938): pratiche e testimonianze degli ebrei italiani esiliati/Leyes raciales: prácticas y testimonios de los judíos italia­ nos exiliados tenutosi a MUNTREF ­Museo de la Inmigración (sede antiguo Hotel de Inmigrantes). Av. Antártida Argentina 1355 (BUENOS AIRES) nel 4/05/2018).
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