Le opere promosse durante l’età della Restaurazione ai fini di un diretto e agevole collegamento via terra tra la capitale e i centri della costiera sorrentina e amalfitana dànno vita a un nuovo modo di intendere il paesaggio della penisola, non più solo dal mare, ma a stretto contatto con gli antichi insediamenti costieri. Infatti le strade progettate ed eseguite prima dell’Unità dagli ingegneri napoletani, oltre a richiedere soluzioni tecniche di grande originalità per vincere la complessità delle faglie e l’asperità delle rocce a picco sul mare, offrono sin dall’epoca post-napoleonica l’opportunità di ‘guardare da vicino’ le città, persino di penetrarvi, dando origine ad inediti paesaggi urbani e, in più di un caso, a nuovi assetti urbanistici, come la nascita di piazze o di borghi a propaggine di quelli esistenti. Di conseguenza, anche il viaggio in Costiera e l’itinerario ad esso legato, che sembrava consolidato da secoli, subisce una metamorfosi puntualmente registrata nei taccuini, nelle descrizioni letterarie e nella produzione iconografica. Sulla base degli studi condotti dal Centro di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea dell’Università di Napoli Federico II, è oggi possibile attingere a un ampio catalogo cartaceo e informatizzato di immagini atte a farci comprendere l’inedito approccio visivo e il conseguente mutamento del modo di rappresentare i centri della Costiera verificatosi nell’Ottocento preunitario.
Metamorfosi di un'immagine. L'iconografia del paesaggio della costa sorrentino-amalfitana in età preunitaria / Buccaro, Alfredo. - (2017), pp. 145-158.
Metamorfosi di un'immagine. L'iconografia del paesaggio della costa sorrentino-amalfitana in età preunitaria
Alfredo Buccaro
2017
Abstract
Le opere promosse durante l’età della Restaurazione ai fini di un diretto e agevole collegamento via terra tra la capitale e i centri della costiera sorrentina e amalfitana dànno vita a un nuovo modo di intendere il paesaggio della penisola, non più solo dal mare, ma a stretto contatto con gli antichi insediamenti costieri. Infatti le strade progettate ed eseguite prima dell’Unità dagli ingegneri napoletani, oltre a richiedere soluzioni tecniche di grande originalità per vincere la complessità delle faglie e l’asperità delle rocce a picco sul mare, offrono sin dall’epoca post-napoleonica l’opportunità di ‘guardare da vicino’ le città, persino di penetrarvi, dando origine ad inediti paesaggi urbani e, in più di un caso, a nuovi assetti urbanistici, come la nascita di piazze o di borghi a propaggine di quelli esistenti. Di conseguenza, anche il viaggio in Costiera e l’itinerario ad esso legato, che sembrava consolidato da secoli, subisce una metamorfosi puntualmente registrata nei taccuini, nelle descrizioni letterarie e nella produzione iconografica. Sulla base degli studi condotti dal Centro di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea dell’Università di Napoli Federico II, è oggi possibile attingere a un ampio catalogo cartaceo e informatizzato di immagini atte a farci comprendere l’inedito approccio visivo e il conseguente mutamento del modo di rappresentare i centri della Costiera verificatosi nell’Ottocento preunitario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.