Tra personaggi, fantasmi e attori. La passione e il limbo in Luigi Pirandello e in Eduardo De Filippo

I sei personaggi che, nell’omonimo lavoro teatrale di Luigi Pirandello (1921), compaiono sulla scena alla ricerca di un autore che comprenda il loro intimo dramma e ne permetta la realizzazione, sono assimilabili – secondo una lettura che valorizza la complessità dell’immaginazione pirandelliana, intrisa di folklore mediterraneo – a presenze dimoranti in una dimensione ulteriore rispetto a quella terrena, a “fantasmi” attratti dalla potenza evocatrice dell’arte, che ambiscono a compiere il proprio destino sulle tavole di un palcoscenico. La loro vicenda, come quella che coinvolge altri personaggi pirandelliani, ha lasciato tracce inequivocabili nell’immaginario culturale novecentesco e continua a lasciarne tuttora, generando una serie di interpretazioni e riletture. In occasione del 150° anniversario della nascita di Pirandello, il presente saggio intende rintracciare i punti di contatto, le analogie e le differenze esistenti tra l’opera dell’Agrigentino e la commedia Questi fantasmi! (1946) di Eduardo De Filippo.