Il seminario punta l’attenzione sul rapporto particolare che l’umanista Biondo Flavio intrattenne con Alfonso d’Aragona, re di Napoli: esso non è ancora stato oggetto di un’indagine specifica, né si è guardato in modo organico e analitico alle connessioni di natura non esclusivamente culturale e letteraria che questo rapporto ha rappresentato nel quadro politico e diplomatico tra il Regno di Napoli e la Curia pontificia. «Attraverso un’indagine complessiva dei rapporti culturali e politici tra Biondo e Alfonso – dichiara Pontari – la relazione seminariale mira a rilevare da un lato l’origine ‘napoletana’ della committenza delle due opere storiografiche maggiori dell’umanista forlivese, le Decades e l’Italia illustrata, e dall’altro le finalità istituzionali sottese alla composizione di due opuscoli antiturchi, l’Oratio coram imperatore Frederico et Alphonso Aragonum rege e il De expeditione in Turcos. Dall’esame delle vicende compositive di questa produzione, che si colloca nella sfera di influenza aragonese e getta luce anche sui legami dell’umanista con gli esponenti della corte alfonsina impegnati sul versante di una storiografia ufficiale del Regno (Valla, Panormita, Facio), emerge il ruolo di intermediario politico di Biondo nella delicata situazione politica internazionale dei primi anni Cinquanta del XV secolo e il suo peculiare apporto alla costruzione del consenso del Magnanimo, con una dotta propaganda politica di sostegno capace di legittimare l’immagine del re come indiscusso protagonista di una pax italica e altrettanto indiscusso dux di una spedizione armata in Oriente».

“Ne Phormio a te aliisque appeller!” Biondo Flavio e Alfonso d’Aragona: storiografia, politica e diplomazia / Germano, Giuseppe; Iacono, Antonietta. - (2018).

“Ne Phormio a te aliisque appeller!” Biondo Flavio e Alfonso d’Aragona: storiografia, politica e diplomazia

Germano, Giuseppe
;
Iacono, Antonietta
2018

Abstract

Il seminario punta l’attenzione sul rapporto particolare che l’umanista Biondo Flavio intrattenne con Alfonso d’Aragona, re di Napoli: esso non è ancora stato oggetto di un’indagine specifica, né si è guardato in modo organico e analitico alle connessioni di natura non esclusivamente culturale e letteraria che questo rapporto ha rappresentato nel quadro politico e diplomatico tra il Regno di Napoli e la Curia pontificia. «Attraverso un’indagine complessiva dei rapporti culturali e politici tra Biondo e Alfonso – dichiara Pontari – la relazione seminariale mira a rilevare da un lato l’origine ‘napoletana’ della committenza delle due opere storiografiche maggiori dell’umanista forlivese, le Decades e l’Italia illustrata, e dall’altro le finalità istituzionali sottese alla composizione di due opuscoli antiturchi, l’Oratio coram imperatore Frederico et Alphonso Aragonum rege e il De expeditione in Turcos. Dall’esame delle vicende compositive di questa produzione, che si colloca nella sfera di influenza aragonese e getta luce anche sui legami dell’umanista con gli esponenti della corte alfonsina impegnati sul versante di una storiografia ufficiale del Regno (Valla, Panormita, Facio), emerge il ruolo di intermediario politico di Biondo nella delicata situazione politica internazionale dei primi anni Cinquanta del XV secolo e il suo peculiare apporto alla costruzione del consenso del Magnanimo, con una dotta propaganda politica di sostegno capace di legittimare l’immagine del re come indiscusso protagonista di una pax italica e altrettanto indiscusso dux di una spedizione armata in Oriente».
2018
“Ne Phormio a te aliisque appeller!” Biondo Flavio e Alfonso d’Aragona: storiografia, politica e diplomazia / Germano, Giuseppe; Iacono, Antonietta. - (2018).
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