Il cosiddetto habitus monolingue (Gogolin 1994), eredità dei nazionalismi ottocenteschi, continua com'è noto a prevalere in gran parte dell'Europa del XXI sec. Questo non significa ovviamente che non esistano situazioni di plurilinguismo e di contatto linguistico, innescate spesso da flussi migratori, ma che risulta difficile inquadrare e integrare queste forme a fronte dell'ideologia dominante. Ma com'era la situazione nella prima metà del XX sec.? Su questo sfondo, nel mio intervento mi propongo di esaminare come parlanti tedescofone nate prima del 1930 presentano fenomeni di plurilinguismo e contatto linguistico. L'analisi sarà incentrata su brani dal cosiddetto Israelkorpus, un corpus raccolto dalla linguista Anne Betten e collaboratrici in Israele negli anni Novanta, costituito da interviste narrative con tedescofoni costretti all'emigrazione per motivi razziali e politici negli anni Trenta. Obiettivo dell'indagine è un quadro delle attitudini linguistiche di queste parlanti, nonché della loro relazione con fenomeni di migrazione e con le ideologie linguistiche dominanti.

“In ebraico si dice quello che si sa dire, in tedesco quello che si pensa”. Attitudini linguistiche in un corpus di interviste con israeliani tedescofoni / Leonardi, Simona. - (2018). (Intervento presentato al convegno Multilinguismo e traduzione. Le lingue nella genesi del testo tenutosi a Università di Pisa nel 18-20 aprile).

“In ebraico si dice quello che si sa dire, in tedesco quello che si pensa”. Attitudini linguistiche in un corpus di interviste con israeliani tedescofoni

simona leonardi
2018

Abstract

Il cosiddetto habitus monolingue (Gogolin 1994), eredità dei nazionalismi ottocenteschi, continua com'è noto a prevalere in gran parte dell'Europa del XXI sec. Questo non significa ovviamente che non esistano situazioni di plurilinguismo e di contatto linguistico, innescate spesso da flussi migratori, ma che risulta difficile inquadrare e integrare queste forme a fronte dell'ideologia dominante. Ma com'era la situazione nella prima metà del XX sec.? Su questo sfondo, nel mio intervento mi propongo di esaminare come parlanti tedescofone nate prima del 1930 presentano fenomeni di plurilinguismo e contatto linguistico. L'analisi sarà incentrata su brani dal cosiddetto Israelkorpus, un corpus raccolto dalla linguista Anne Betten e collaboratrici in Israele negli anni Novanta, costituito da interviste narrative con tedescofoni costretti all'emigrazione per motivi razziali e politici negli anni Trenta. Obiettivo dell'indagine è un quadro delle attitudini linguistiche di queste parlanti, nonché della loro relazione con fenomeni di migrazione e con le ideologie linguistiche dominanti.
2018
“In ebraico si dice quello che si sa dire, in tedesco quello che si pensa”. Attitudini linguistiche in un corpus di interviste con israeliani tedescofoni / Leonardi, Simona. - (2018). (Intervento presentato al convegno Multilinguismo e traduzione. Le lingue nella genesi del testo tenutosi a Università di Pisa nel 18-20 aprile).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Programma Multilinguismo e Traduzione pisa.pdf

accesso aperto

Descrizione: programma convegno pisa 2018
Tipologia: Altro materiale allegato
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 955.93 kB
Formato Adobe PDF
955.93 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/717442
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact