Nel processo di trasformazione che ha caratterizzato il sistema dei Confidi negli ultimi anni, oltre al trend di progressivo consolidamento e rafforzamento, si possono individuare due “assi”: un primo asse relativo alle trasformazioni istituzionali; e un secondo asse più legato all’organizzazione territoriale e settoriale dei Confidi. L’attenzione nei confronti dei Confidi è andata accentuandosi a partire dal 2001 a seguito della pubblicazione del documento di Basilea di revisione dell’Accordo concernente la vigilanza prudenziale in tema di adeguatezza patrimoniale delle banche. Malgrado ancor oggi non sia stato eliminato quell’effetto che è stato definito di “spiazzamento operativo” dei Confidi, è pur vero che nel nuovo scenario finanziario delineatosi con Basilea 2 la rilevanza delle garanzie e delle società che forniscono garanzie è stata di fatto “istituzionalizzata”. L’obiettivo principale del presente capitolo è quello di offrire una lettura critica del nuovo scenario normativo e di mercato in cui si trovano ad operare i Consorzi di garanzia collettiva dei fidi, volta ad evidenziare le condizioni nelle quali queste strutture potranno continuare a svolgere o anche potenziare il proprio ruolo di supporto delle piccole e medie imprese italiane. L’analisi di tali aspetti consentirà, inoltre, di mettere in luce come i passi sino ad oggi compiuti si siano rivelati insufficienti per attenuare gli ostacoli al recepimento delle risorse finanziarie da parte delle PMI e per avviare un processo di potenziamento strutturale e organizzativo dei Confidi.
Il ruolo dei Confidi nel rapporto banca-impresa durante la crisi e prospettive di riforma del settore / Scipione, Luigi. - (2012), pp. 284-374.
Il ruolo dei Confidi nel rapporto banca-impresa durante la crisi e prospettive di riforma del settore
Scipione luigi
2012
Abstract
Nel processo di trasformazione che ha caratterizzato il sistema dei Confidi negli ultimi anni, oltre al trend di progressivo consolidamento e rafforzamento, si possono individuare due “assi”: un primo asse relativo alle trasformazioni istituzionali; e un secondo asse più legato all’organizzazione territoriale e settoriale dei Confidi. L’attenzione nei confronti dei Confidi è andata accentuandosi a partire dal 2001 a seguito della pubblicazione del documento di Basilea di revisione dell’Accordo concernente la vigilanza prudenziale in tema di adeguatezza patrimoniale delle banche. Malgrado ancor oggi non sia stato eliminato quell’effetto che è stato definito di “spiazzamento operativo” dei Confidi, è pur vero che nel nuovo scenario finanziario delineatosi con Basilea 2 la rilevanza delle garanzie e delle società che forniscono garanzie è stata di fatto “istituzionalizzata”. L’obiettivo principale del presente capitolo è quello di offrire una lettura critica del nuovo scenario normativo e di mercato in cui si trovano ad operare i Consorzi di garanzia collettiva dei fidi, volta ad evidenziare le condizioni nelle quali queste strutture potranno continuare a svolgere o anche potenziare il proprio ruolo di supporto delle piccole e medie imprese italiane. L’analisi di tali aspetti consentirà, inoltre, di mettere in luce come i passi sino ad oggi compiuti si siano rivelati insufficienti per attenuare gli ostacoli al recepimento delle risorse finanziarie da parte delle PMI e per avviare un processo di potenziamento strutturale e organizzativo dei Confidi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Il ruolo dei Confidi nel rappoto banca-impresa....pdf
accesso aperto
Descrizione: pdf articolo
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
1.15 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.15 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.