La verifica della presenza di situazioni, che legittimano, in concreto ed in termini specifici, l'emanazione di un'ordinanza coercitiva, rappresenta la precondizione di quella delicata operazione di contemperamento tra interessi attinenti all'esercizio della potestà di giustizia, indicati nella richiesta cautelare del pubblico ministero, e l'inviolabilità della libertà personale. Tuttavia, il valore nominale della locuzione esigenza cautelare e l'articolazione delle relative situazioni di pericolo, di cui all'art. 274 c.p.p., sono suscettibili di un autonomo apprezzamento inerente alla sussistenza di elementi oggettivi e soggettivi, ed impongono al giudice, in motivazione, un iter argomentativi giuridicamente corretto ed ispirato ad un criterio logico e convincente. Il principio di legalità processuale orienta l'esercizio della discrezionalità del potere cautelare, ma esso non può essere inteso nei termini fissati dagli stilemi classici dello stato di diritto; il pluralismo delle fonti ha avviato il moto di trasformazione degli assetti ordinamenti, determinando interventi settoriali e frammentari sulle regole del processo.
Concretezza e attualità delle esigenze cautelari / Teresa, Alesci; Bene, Teresa; Rosita del Coco, ; Chiara, Fanuele; Benedetta, Galgani; Iasevoli, Clelia; Paola, Maggio; Pilla, Egle; Riccio, Stefania; Francesca, Ruggieri. - (2015), pp. 9-26.
Concretezza e attualità delle esigenze cautelari
Teresa Bene;Clelia Iasevoli;Egle Pilla;RICCIO, Stefania;
2015
Abstract
La verifica della presenza di situazioni, che legittimano, in concreto ed in termini specifici, l'emanazione di un'ordinanza coercitiva, rappresenta la precondizione di quella delicata operazione di contemperamento tra interessi attinenti all'esercizio della potestà di giustizia, indicati nella richiesta cautelare del pubblico ministero, e l'inviolabilità della libertà personale. Tuttavia, il valore nominale della locuzione esigenza cautelare e l'articolazione delle relative situazioni di pericolo, di cui all'art. 274 c.p.p., sono suscettibili di un autonomo apprezzamento inerente alla sussistenza di elementi oggettivi e soggettivi, ed impongono al giudice, in motivazione, un iter argomentativi giuridicamente corretto ed ispirato ad un criterio logico e convincente. Il principio di legalità processuale orienta l'esercizio della discrezionalità del potere cautelare, ma esso non può essere inteso nei termini fissati dagli stilemi classici dello stato di diritto; il pluralismo delle fonti ha avviato il moto di trasformazione degli assetti ordinamenti, determinando interventi settoriali e frammentari sulle regole del processo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.