Lo scritto Ai Greci è opera composta da un autore medio-orientale che con fierezza si definisce “nato nella terra degli Assiri” (Gr 42,1), in segno di rivendicazione della propria appartenenza alla regione che ospitò una delle più antiche civiltà orientali. E’ un testo che contiene un’interpretazione globale del rapporto tra cristianesimo e una cultura sentita o rappresentata come cultura “altra” e cioè la tradizione culturale greca. Fondamentale è la riflessione che sfocia nella inconciliabilità totale fra i due sistemi culturali: l’adesione all’uno comporta l’abbandono dell’altro. Reagisce ai rimproveri di separatismo, ma non lo rinnega, presentandolo anzi come una condizione necessaria dal momento che non è possibile condividere i valori della società circostante (Gr. 1.5; 4,1; 22,4; 32,1; 33,1). Costituisce una risposta forte alle reazioni sarcastiche di una opinione pubblica che vede esponenti della intellighentia del modello culturale dominante passare a un movimento religioso che, come accusa Celso, segue una dottrina barbara nella sua origine. Dà risposta alle questioni teologiche del ii secolo, ponendo un tassello di fondamentale nella evoluzione del pensiero cristiano della Grande Chiesa.
Presentazione del volume: Taziano, Ai Greci, a cura di Gabriella Aragione, Letture cristiane del primo millennio,52, Milano,Paoline, 2015 / Piscitelli, Teresa. - (2017). (Intervento presentato al convegno Lectura Patrum Neapolitana tenutosi a Piccole Ancelle di Cristo Re - Capodimonte- Napoli nel 18 marzo 2017).
Presentazione del volume: Taziano, Ai Greci, a cura di Gabriella Aragione, Letture cristiane del primo millennio,52, Milano,Paoline, 2015
Teresa Piscitelli
2017
Abstract
Lo scritto Ai Greci è opera composta da un autore medio-orientale che con fierezza si definisce “nato nella terra degli Assiri” (Gr 42,1), in segno di rivendicazione della propria appartenenza alla regione che ospitò una delle più antiche civiltà orientali. E’ un testo che contiene un’interpretazione globale del rapporto tra cristianesimo e una cultura sentita o rappresentata come cultura “altra” e cioè la tradizione culturale greca. Fondamentale è la riflessione che sfocia nella inconciliabilità totale fra i due sistemi culturali: l’adesione all’uno comporta l’abbandono dell’altro. Reagisce ai rimproveri di separatismo, ma non lo rinnega, presentandolo anzi come una condizione necessaria dal momento che non è possibile condividere i valori della società circostante (Gr. 1.5; 4,1; 22,4; 32,1; 33,1). Costituisce una risposta forte alle reazioni sarcastiche di una opinione pubblica che vede esponenti della intellighentia del modello culturale dominante passare a un movimento religioso che, come accusa Celso, segue una dottrina barbara nella sua origine. Dà risposta alle questioni teologiche del ii secolo, ponendo un tassello di fondamentale nella evoluzione del pensiero cristiano della Grande Chiesa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.