Dal 1850 la temperatura della superficie globale del pianeta è aumentata di circa 0.9°C. I modelli climatici tipicamente adottati dalle agenzie governative come l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite hanno previsto che il pianeta potrebbe riscaldarsi di altri 4-5 °C tra il 2000 e il 2100 se le emissioni di gas serra, come ad esempio l’anidride carbonica (CO2), continuano ad essere sostenute. Tuttavia, questi modelli climatici non riescono a ricostruire correttamente la variabilità naturale del clima che è caratterizzata da diverse oscillazioni con periodi di circa 9.1, 10.4, 20, 60, 115, 1000 anni e altri. Simili oscillazioni sono trovate tra le risonanze stabili del sistema solare, un fatto che suggerisce un’origine astronomica delle suddette oscillazioni climatiche. Considerando queste oscillazioni naturali si può dimostrare che i modelli climatici dell'IPCC hanno raddoppiato il valore del riscaldamento antropico. Qui mostro alcuni esempi in cui i modelli climatici tipicamente usati per sostenere la teoria del riscaldamento antropico falliscono nel riprodurre le osservazioni. Alternativamente, il modello che tiene conto delle suddette oscillazioni naturali, che ho proposto sin dal 2010, ha predetto correttamente il modesto riscaldamento osservato fino al 2017 e predice che il riscaldamento globale sarà modesto fino al 2040 e sarà inferiore ai 2°C per il 2100. Questo risultato suggerisce che le politiche di adattamento, che sono meno costose di quelle finalizzate alla mitigazione, potrebbero essere sufficienti per affrontare le conseguenze negative indotte dal cambiamento climatico durante il XXI secolo.

Cambiamenti Climatici: Cause naturali ed antropiche / Scafetta, Nicola. - (2016), pp. 46-57.

Cambiamenti Climatici: Cause naturali ed antropiche

Nicola Scafetta
Writing – Original Draft Preparation
2016

Abstract

Dal 1850 la temperatura della superficie globale del pianeta è aumentata di circa 0.9°C. I modelli climatici tipicamente adottati dalle agenzie governative come l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite hanno previsto che il pianeta potrebbe riscaldarsi di altri 4-5 °C tra il 2000 e il 2100 se le emissioni di gas serra, come ad esempio l’anidride carbonica (CO2), continuano ad essere sostenute. Tuttavia, questi modelli climatici non riescono a ricostruire correttamente la variabilità naturale del clima che è caratterizzata da diverse oscillazioni con periodi di circa 9.1, 10.4, 20, 60, 115, 1000 anni e altri. Simili oscillazioni sono trovate tra le risonanze stabili del sistema solare, un fatto che suggerisce un’origine astronomica delle suddette oscillazioni climatiche. Considerando queste oscillazioni naturali si può dimostrare che i modelli climatici dell'IPCC hanno raddoppiato il valore del riscaldamento antropico. Qui mostro alcuni esempi in cui i modelli climatici tipicamente usati per sostenere la teoria del riscaldamento antropico falliscono nel riprodurre le osservazioni. Alternativamente, il modello che tiene conto delle suddette oscillazioni naturali, che ho proposto sin dal 2010, ha predetto correttamente il modesto riscaldamento osservato fino al 2017 e predice che il riscaldamento globale sarà modesto fino al 2040 e sarà inferiore ai 2°C per il 2100. Questo risultato suggerisce che le politiche di adattamento, che sono meno costose di quelle finalizzate alla mitigazione, potrebbero essere sufficienti per affrontare le conseguenze negative indotte dal cambiamento climatico durante il XXI secolo.
2016
Cambiamenti Climatici: Cause naturali ed antropiche / Scafetta, Nicola. - (2016), pp. 46-57.
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