Parlamenti generali a Napoli in età aragonese (con Elisabetta Scarton)

Il volume, grazie all’edizione critica di tutte le fonti disponibili, di cui molte inedite, studia sistematicamente i 17 parlamenti generali celebrati a Napoli in età aragonese. L’istituto, reintrodotto nel regno da Alfonso il Magnanimo, fu un una sede importante della negoziazione tra la monarchia, i baroni e le città demaniali, seppur non l’unica. Attraverso i parlamenti e altre riunioni simili (parlamenti regionali, consigli regi allargati) si ripercorre tutta la storia del regno dal 1441 al 1500. Dei parlamenti si analizzano le procedure, le scritture, le motivazioni e le conclusioni. Essi, nella pur evidente – ma irregolare – continuità, assolsero a funzioni differenti, in relazione alle contingenze politiche, alle diverse posizioni del re, da un lato, e dei convocati dall’altro. Fisco e giustizia sostanziarono le discussioni, e in generale il confronto politico e simbolico tra il re e i suoi sudditi. ---- The volume edits all sources relating the Neapolitan parliaments during the Aragonese era. Reintroducted in Southern Italy by Alfonso the Magnanimous, parliaments were an important institution for the relations between the Crown, the barons ad the desmenial towns, although it was not the only occasion of negotiating. The analysis of seventeen parliaments and other similar assemblies (regional parliaments, afforced Royal Councils) allow us to study the entire history of the Kingdom from 1441 to 1500. In this context the authors examine the parliaments’ proceedings, records, motivations and conclusions. The Neapolitan parliaments were not regular but had important different functions, according to the historical context and the different positions of the Kings, on one side, and and of summoned members, on the other side. Taxation and justice were the main issues of the political and symbolic confrontation between the sovereign and the subjects.