L'intervento ha analizzato il rapporto tra semplificazione amministrativa ed esigenza di tutela degli interessi definiti "sensibili", aventi rilevanza costituzionale (come tutela della salute, dell'ambiente, del patrimonio culturale) e ai quali la Corte costituzionale riconosce carattere di "primarietà". Definita la nozione di primarietà, ed il minimum di tutela che essa pone come imprescindibile, l'intervento ha avuto ad oggetto la verifica se le recenti novità recate dalla Riforma Madia (l. n. 124/2015 e decreti delegati) in tema di semplificazione ed attinenti al silenzio assenso e alla conferenza di servizi, nella misura in cui eliminano o ridimensionano il regime di specialità tradizionalmente riconosciuto agli interessi sensibili, siano compatibili con la nozione costituzionale di primarietà e, in particolare, consentano una completa ed esplicita rappresentazione degli interessi sensibili nei processi decisionali.
Primarietà’ degli interessi sensibili e relativa garanzia nel silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni e nella conferenza di servizi / Mari, Giuseppina. - (2017). (Intervento presentato al convegno Decisioni amministrative e processi deliberativi tenutosi a Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Giurisprudenza nel 5-7 ottobre 2017).
Primarietà’ degli interessi sensibili e relativa garanzia nel silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni e nella conferenza di servizi
Giuseppina Mari
2017
Abstract
L'intervento ha analizzato il rapporto tra semplificazione amministrativa ed esigenza di tutela degli interessi definiti "sensibili", aventi rilevanza costituzionale (come tutela della salute, dell'ambiente, del patrimonio culturale) e ai quali la Corte costituzionale riconosce carattere di "primarietà". Definita la nozione di primarietà, ed il minimum di tutela che essa pone come imprescindibile, l'intervento ha avuto ad oggetto la verifica se le recenti novità recate dalla Riforma Madia (l. n. 124/2015 e decreti delegati) in tema di semplificazione ed attinenti al silenzio assenso e alla conferenza di servizi, nella misura in cui eliminano o ridimensionano il regime di specialità tradizionalmente riconosciuto agli interessi sensibili, siano compatibili con la nozione costituzionale di primarietà e, in particolare, consentano una completa ed esplicita rappresentazione degli interessi sensibili nei processi decisionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.